«L’altruismo di Davide»: la città ricorda il giovane volontario morto nell’incidente di 8 anni fa
De Carolis era sull’elicottero che nel 2017 precipitò a Campo Felice: in tanti alla cerimonia nel parco fluviale che porta il suo nome
TERAMO. Teramo si è fermata per ricordare Davide De Carolis, il 39enne volontario tecnico dell’elisoccorso scomparso il 24 gennaio 2017, a Campo Felice, durante una missione per salvare uno sciatore ferito. Otto anni dopo, il suo sacrificio è ancora vivido nella memoria collettiva, segno di un legame profondo che la città non vuole spezzare.
La cerimonia, organizzata dal Comune, si è svolta nell’area del parco fluviale che dal 2022 porta il suo nome. Accanto ai familiari, amici, colleghi del Soccorso Alpino, il gruppo scout, gli alpini, autorità civili e militari, gli assessori Graziella Cordone e Domenico Sbraccia, e tanti giovani studenti in rappresentanza degli istituti che aveva frequentato: la San Giorgio, la Zippilli e i licei classico, europeo e artistico.
«Ognuno di noi deve mettere in atto ciò che Davide ci ha insegnato», ha detto il sindaco Gianguido D'Alberto, «non si tratta di essere eroi, è qualcosa di molto più semplice: fare ogni giorno il proprio dovere e scegliere sempre il giusto, ovvero aiutare e correre incontro a chi ha bisogno. Davide lo ha fatto e oggi di questa memoria facciamo tesoro e la proiettiamo verso il futuro, orgogliosi di una figura straordinaria». A seguire, Ernesto Albanello, psicologo e rappresentante del movimento adulti scout, ha ricordato la profonda umanità di Davide, raccontando aneddoti della sua vita, come quando da ragazzo salvò e curò una cornacchia ferita, e il suo impegno nella montagna-terapia, progetto in cui credeva fermamente.
Gli studenti presenti hanno rivolto domande sulla sua vita. Nel rispondere a uno dei loro quesiti, Arnaldo Di Crescenzo, del Soccorso Alpino, ha sottolineato il coraggio e la professionalità del giovane volontario, ricordando il suo contributo durante le drammatiche operazioni di Rigopiano. Anche il gruppo scout gli ha reso omaggio rievocando momenti del suo impegno nella comunità. Donatella Valente, del Patto per la Lettura, ha scelto di leggere un brano dedicato al Soccorso Alpino, seguito da un racconto che celebra la bellezza e le sfide della montagna, capaci di unire chi la vive. La cerimonia si è conclusa con un omaggio degli Alpini, che hanno intonato il canto “Il Signore delle Cime”.
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