TERAMO

Violentano un giovane e lo ricattano: soldi per non pubblicare il video

26 Gennaio 2025

Arrestati tre pakistani in attesa del riconoscimento come rifugiati politici. Sono accusati di violenza di gruppo ed estorsione per fatti avvenuti nell’ottobre del 2023 quando tutti erano ospiti di un centro di prima accoglienza

TERAMO. È un’inchiesta nata dal racconto di chi ha trovato il coraggio di denunciare dopo essersi confidato con uno dei responsabili del centro del Teramano in cui all’epoca era ospitato in attesa del riconoscimento di rifugiato politico.

Da quella denuncia e dalle successive indagini dei carabinieri è scattata l’inchiesta del pm Elisabetta Labanti che ha portato all’arresto di tre cittadini pakistani , anche loro in attesa dello status di rifugiati politici, accusati di aver violentato un connazionale e averlo successivamente minacciato di divulgare un video su quel rapporto qualora non avesse dato loro dei soldi. I tre sono accusati di violenza di gruppo ed estorsione per fatti avvenuti nell’ottobre del 2023 quando tutti erano ospiti di un centro di prima accoglienza (l’episodio di violenza sarebbe avvenuto fuori dalla struttura).

I tre sono stati rintracciati in provincia di Modena e Bergamo, dove nel frattempo erano ospitati in altri centri, e rinchiusi nelle carceri di quei territori.

Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini dai carabinieri della compagnia di Giulianova, i tre – uno dei quali con precedenti penali – avrebbero prima violentato il giovane connazionale durante un incontro avvenuto fuori dalla struttura che li ospitava e poi lo avrebbero minacciato di divulgare il video di quel rapporto sessuale se non avesse pagato una somma di denaro. Minacce e richieste continue con la vittima che ha trovato il coraggio di raccontare quello che era successo a un responsabile della struttura che all’epoca lo accompagnò a fare denuncia. E le indagini dei carabinieri, fatte attraverso l’audizione di numerose persone informate sui fatti, sono riuscite a ricostruire i fatti con la successiva richiesta da parte della Procura di ordinanze di custodia cautelare. Richieste accolta dal giudice con le pesanti accuse di violenza di gruppo ed estorsione nei confronti dei tre che nel frattempo hanno lasciato il territorio teramano così come ha fatto la vittima.

Nei prossimi giorni i tre arrestati compariranno davanti al gip per gli interrogatori di garanzia: potranno avvalersi della facoltà di non rispondere o dare la loro versione dei fatti.

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