Legata, minacciata e rapinata in casa
A Molviano notte da incubo per una 64enne dopo l’irruzione di due banditi armati di cacciavite e a volto coperto
CAMPLI. Il terrore per la notte vissuta è nelle parole lasciate nei primi verbali: «È stato un incubo». Perché sarà impossibile per una donna di 64anni dimenticare quei minuti interminabili in cui due uomini a volto scoperto e armati di grossi cacciaviti hanno fatto irruzione nella sua villetta, l’hanno legata con delle fascette di plastica a una sedia e rapinata di soldi e gioielli. È successo nella tarda serata di martedì a Molviano, una frazione di Campli al confine con Civitella del Tronto.
Ora indagano i carabinieri e un primo rapporto è già finito sul tavolo del pm di turno Davide Rosati. Si cercano elementi utili a fornire qualche prima indicazione, soprattutto nelle immagini di qualche sistema di videosorveglianza della zona, in cui ci sono molte case sparse intorno a una strada. Per ora a raccontare una notte da incubo c’è la testimonianza della donna che era da sola in casa (i familiari in quel momento erano assenti). Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri i malviventi, tutti a volto coperto, sarebbero entrati da una porta secondaria e una volta all’interno avrebbero immobilizzato la donna su una sedia legandola con delle fascette di plastica, di quelle solitamente usate nei lavori di elettricità. Urlando e minacciando hanno rovistato in armadi e cassetti cercando una cassaforte e molto probabilmente sapendo come muoversi. Sono fuggiti portando via soldi e gioielli per un bottino ancora da quantificare. Non è escluso che ad attenderli fuori ci fosse un complice a bordo di qualche mezzo, forse una macchina, su cui poi sono scappati. A dare l’allarme sono stati i familiari che al momento del rientro hanno trovato la donna legata. L’allarme è scattato immediatamente e in poco tempo sul posto sono arrivati i carabinieri che hanno subito istituito dei posti di blocco ma dei rapinatori nessuna traccia. Oltre alla visione delle immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza della zona che potrebbero aver catturato il passaggio di qualche auto sospetta, i carabinieri stanno raccogliendo le testimonianze di alcuni residenti che potrebbero aver notato movimenti particolari.
Nell’Abruzzo ferito dalla violenta rapina di due anni avvenuta a Lanciano con la coppia di coniugi massacrata di botte dai malviventi, che in quell’occasione non hanno esitato a tagliare il lobo di un orecchio alla donna, episodi come quello avvenuto ieri notte a Molviano spaventano e non poco.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Ora indagano i carabinieri e un primo rapporto è già finito sul tavolo del pm di turno Davide Rosati. Si cercano elementi utili a fornire qualche prima indicazione, soprattutto nelle immagini di qualche sistema di videosorveglianza della zona, in cui ci sono molte case sparse intorno a una strada. Per ora a raccontare una notte da incubo c’è la testimonianza della donna che era da sola in casa (i familiari in quel momento erano assenti). Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri i malviventi, tutti a volto coperto, sarebbero entrati da una porta secondaria e una volta all’interno avrebbero immobilizzato la donna su una sedia legandola con delle fascette di plastica, di quelle solitamente usate nei lavori di elettricità. Urlando e minacciando hanno rovistato in armadi e cassetti cercando una cassaforte e molto probabilmente sapendo come muoversi. Sono fuggiti portando via soldi e gioielli per un bottino ancora da quantificare. Non è escluso che ad attenderli fuori ci fosse un complice a bordo di qualche mezzo, forse una macchina, su cui poi sono scappati. A dare l’allarme sono stati i familiari che al momento del rientro hanno trovato la donna legata. L’allarme è scattato immediatamente e in poco tempo sul posto sono arrivati i carabinieri che hanno subito istituito dei posti di blocco ma dei rapinatori nessuna traccia. Oltre alla visione delle immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza della zona che potrebbero aver catturato il passaggio di qualche auto sospetta, i carabinieri stanno raccogliendo le testimonianze di alcuni residenti che potrebbero aver notato movimenti particolari.
Nell’Abruzzo ferito dalla violenta rapina di due anni avvenuta a Lanciano con la coppia di coniugi massacrata di botte dai malviventi, che in quell’occasione non hanno esitato a tagliare il lobo di un orecchio alla donna, episodi come quello avvenuto ieri notte a Molviano spaventano e non poco.
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