TERAMO
Marito violento allontanato da casa per maltrattamenti in famiglia
Denunciato da moglie e figlia per ingiurie, percosse, minacce e umiliazioni. Il giudice ordina che non può più avvicinarsi a meno di un chilometro
TERAMO. Madre e figlia costrette a scappare di casa, in piena emergenza Covid, per sfuggire a un menage familiare non più tollerabile. E’ accaduto nel Teramano. I carabinieri hanno eseguito una misura cautelare di divieto di avvicinamento alla famiglia nei confronti di un uomo di 52 anni. Le indagini hanno confermato il racconto fatto dalla moglie ai carabinieri, circa le violenze che lei e la figlia avrebbero subito, quasi ogni giorno, per lungo tempo: ingiurie, vessazioni, offese, umiliazioni, percosse e minacce, anche gravi.
Gli episodi raccontati sono numerosi, tutti contrassegnati da soggezione psicologica, ingiustificata e ingiustificabile violenza da parte di un uomo che oltre a essere disoccupato, il più delle volte, tornava a casa ubriaco e per futili motivi si scagliava contro le sue vittime. Al termine delle indagini, i carabinieri hanno presentato un corposo fascicolo alla procura del Tribunale di Teramo per maltrattamenti in famiglia. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto l'allontanamento dall’abitazione familiare dell’indagato, intimandogli che dovrà mantenere una distanza di almeno un chilometro dalla moglie e di non avvicinarsi ai luoghi normalmente frequentati da moglie e figlia.
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