Medico di Giulianova in Kenya per creare l’ospedale dei bimbi
Calafiore posa la prima pietra del pronto soccorso cena di beneficenza al Don Juan per finire a realizzarlo
GIULIANOVA. Hanno posato la prima pietra di un ospedale pediatrico in Kenya. Ma ora c’è da realizzarlo. Per questo “Pediatri per l’emergenza”, associazione registrata a Giulianova ma ormai estesa praticamente in tutta l’Italia, organizza una cena di beneficenza, venerdì 7 giugno, all’hotel Don Juan di Giulianova. Presidente è il pediatra Paolo Calafiore, che opera negli ospedali di Giulianova e Sant’Omero.
«La nostra associazione», spiega Calafiore, «conta 480 membri, fra pediatri e infermieri pediatrici e sei nuclei periferici (Marche, Emilia Romagna, Lombardia, Lazio, Toscana, Abruzzo, ndr), a cui speriamo se ne aggiungano presto altri due. Siamo intervenuti in occasione degli ultimi due terremoti, ma speriamo che di calamità ce ne siano sempre meno. E abbiamo dunque riflettuto che è il caso di andare ad aiutare i bambini che sono in una situazione di perenne difficoltà. L’associazione italiana che gestisce a Marafiki, una località del Kenya, una scuola e un orfanotrofio, ci ha chiesto aiuto: è necessario sviluppare tutto l’aspetto sanitaria». Così è nato il “Progetto Kenya” e dopo lunghe trattative con il governo keniota l’associazione ha ottenuto tutte le autorizzazioni. L’ospedale pediatrico sorgerà all’interno dell’area della scuola e dell’orfanotrofio, ma avrà un ingresso autonomo. «In questo modo non saremo isolati e quindi saremo più sicuri», osserva il medico, «con i primi soldi a disposizione, cinquemila euro, abbiamo bonificato l'area e posato la prima pietra, con autorizzazioni del governo. Speriamo entro novembre di iniziate a tirar su le mura. Contiamo di procurarci i fondi con questa cena. D’altronde dovremo riuscire a spendere quasi niente grazie alla generosità delle aziende e delle persone che stanno collaborando all’iniziativa, per cui riusciremo a destinare al progetto quasi tutto il ricavato. Per le attrezzatura vedremo di ottenere quelle in via di dismissione della Asl. La nostra azienda, infatti, ha sempre appoggiato l’iniziativa». Alla cena parteciperanno il comico di Zelig Dado e il gruppo musicale “Exentia live band”. Il medico conta di riuscire a realizzare con i fondi raccolti almeno parte della struttura che prevede due aree: una di degenza con 5 posti letto e una shock room per l'emergenza e poi un'area ambulatoriale. In un secondo momento saranno realizzati una sala parto e una nursery: si sta studiando una forma di collaborazione con Felice Patacchiola, docente all’università dell’Aquila e direttore della divisione di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Sant’Omero.
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