Medico fantasma, si ripetono 57 esami

Da venerdì in Neurologia vengono richiamati i pazienti che hanno fatto l’elettromiografia con la dottoressa abusiva

TERAMO. Medico fantasma: la Asl fa ripetere le elettromiografie ai 63 pazienti che hanno svolto l’esame con la dottoressa che non aveva nessun titolo per esercitare la professione nel reparto di neurologia dell’ospedale di Teramo. Da venerdì scorso, e per quattro venerdì di seguito, un medico dipendente della Asl, Maurizio Assetta, esegue gli esami ai pazienti che dal 17 settembre al 12 novembre 2012 sono stati sottoposti a elettromiografia dal medico fantasma.

Sull’argomento la Asl è stata diffidata, a dicembre, dal tribunale per i diritti del malato a ripetere gli esami. Nell’immediato sono stati rifatti quelli dei pazienti presenti durante il blitz dei carabinieri, ma ne mancavano all’appello ben 57. I carabinieri, nel blitz del 19 novembre, hanno trovato nell’ambulatorio a fare l’esame una dottoressa al posto del nuovo primario (ha vinto il concorso a giugno scorso ) Antonino Uncini, che invece non è stato trovato in reparto.

La dottoressa era una collaboratrice del primario all’università di Chieti - dove Uncini è docente ordinario di neurologia (ora in aspettativa)- che ha eseguito gli esami pur non avendo un contratto con la Asl di Teramo e nemmeno l’autorizzazione dell’azienda a frequentare il reparto, nè tantomeno l’assicurazione per esercitare l’attività. Peraltro la dottoressa in questione ha partecipato a un concorso per un posto da neurologo proprio nello stesso reparto del Mazzini. Ma è stata giudicata non idonea, visto che la commissione esaminatrice, a maggio, ha iscritto nella graduatoria dei vincitori solo tre medici, e il suo nome non c’è.

Da venerdì scorso, dunque, la Asl ha fissato nuovi appuntamenti ai pazienti. Da quanto filtra, pare che la maggior parte dei pazienti sia rimasta scandalizzata e indignata per quanto accaduto, oltre al fatto che molti non hanno gradito di essere sottoposti per la seconda volta a un esame invasivo, visto che prevede l’infissione di aghi direttamente nei muscoli. Comunque sia, la maggioranza ha apprezzato di essere stata richiamata a ripetere l’esame e peraltro gratuitamente. Questo è uno dei punti su cui ha molto battuto il presidente del tribunale per i diritti del malato, Vincenzo Di Benedetto.

Parallelamente sono in corso due indagini. Innazitutto della procura - titolare dell’inchiesta è il pm Davide Rosati - secondo cui da settembre la dottoressa-fantasma era presente quasi sempre proprio per eseguire le elettromiografie. La procura ipotizza i reati di truffa e abuso d’ufficio per coloro che risulteranno coinvolti. Sono stati sentiti tutti i pazienti sottoposti all’esame dal medico fantasma.

La seconda inchiesta è invece interna, è della Asl, che ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti del primario del reparto di neurologia. E’ un atto conseguente, avviato dal direttore del dipartimento discipline mediche, Dario Di Michele, a quanto emerso dal blitz del 19 novembre. La pratica è passata all’ufficio procedimenti disciplinari della Asl, che ha aperto un’istruttoria sul caso. E’ al lavoro una commissione che deciderà se prendere provvedimenti - in teoria si potrebbe arrivare anche al licenziamento - o meno.

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