Melania, la procura di Teramo chiude l'inchiestaChiesto il giudizio immediato per Salvatore Parolisi

Il caporalmaggiore unico imputato per l'assassinio della moglie Melania Rea. E' accusato di omicidio pluriaggrato e vilipendio di cadavere. Contestate le aggravanti della la crudeltà, il rapporto di parentela e la minorata difesa della vittima
TERAMO. Omicidio pluriaggrato e vilipendio di cadavere: con questi due capi d'imputazione la procura di Teramo ha chiesto, questa mattina, il giudizio immediato per Salvatore Parolisi. Il caporal maggiore da questo momento di fatto è imputato del delitto della moglie Melania Rea. Non ci sono complici nell'omicidio di Ripe, né il movente è collegato a oscuri retroscena legati alla caserma di Ascoli Piceno, dove Parolisi insegnava alle giovani reclute, tra le quali l'amante.
Le aggravanti contestate a Parolisi sono tre: la crudeltà, il rapporto di parentela e la minorata difesa, alla quale la moglie Melania è stata sottoposta prima di essere uccisa con 32 pugnalate, nessuna delle quali è stata mortale, ma che nell'insieme l'hanno uccisa per emmoragia.
Il giudizio immediato prevede che il gip, Giovanni de Rensis, decida entro cinque giorni se accogliere la richiesta del procuratore Gabriele Ferretti e dai sostituti Davide Rosati e Greta Aloisi. Sta di fatto che oggi si è chiusa un'inchiesta partita il 18 aprile scorso, quando Melania Rea è stata pugnalata a morte del bosco di Ripe di Civitella e durata quasi nove mesi.
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