Mozzarelle contaminate, indaga l’Izs
La chiave del giallo casertano del latte di bufale malate è in mano ai ricercatori teramani, sul risultato segreto assoluto
TERAMO. Dalle mozzarelle contaminate di Caserta alla diossina di Taranto. L'Istituto Zooprofilattico ha aperto le porte della struttura di campo della fiera per illustrare a cittadini e studenti le proprie attività. I laboratori dell'Izs sono in prima linea per controlli legati alla sicurezza alimentare e tra i casi recenti c'è proprio quello delle mozzarelle di bufala provenienti dal Casertano.
La procura di Santa Maria Capua Vetere ha sequestrato 180 bufale malate di brucellosi e alle quali sarebbero state iniettate dosi massicce di vaccino per poter continuare a vendere il loro latte. I campioni da analizzare sono stati inviati proprio a Teramo dove si chiarirà una delle inchieste su prodotti alimentari inquinati più eclatanti degli ultimi anni. Ma il caso giudiziario è in corso: l'istituto deve mantenere la massima riservatezza sui risultati ottenuti.
PORTE APERTE. L'open day ha reso accessibili alla cittadinanza, per la prima volta dopo oltre 70 anni di attività, le strutture dell'istituto "G. Caporale". Dalle 8 alle 14 gruppi di studenti di scuole superiori, in particolare i licei scientifici di Teramo e Atri e il classico "Delfico", hanno potuto visitare i laboratori dove i tecnici compiono controlli e ricerche destinati a tutelare la salute dei cittadini verificando la sicurezza degli alimenti, la salubrità dell'ambiente e il benessere degli animali. I 150 ragazzi che hanno risposto all'invito sono stati accolti da addetti dell'istituto. La visita guidata è partita con la proiezione di un video istituzionale e si è sviluppata lungo i due edifici che formano il complesso di Campo della fiera.
LA STRUTTURA. L'Izs può contare su 450 operatori impegnati nella sede di Campo della Fiera e in uffici periferici che si trovano in ciascuna delle province di Marche e Abruzzo. Sono attivi anche due centri per le acque: a Termoli, dove si studia il mare, e a Capestrano, che si occupa di fiumi e laghi. L'istituto è anche dotato di un proprio centro di formazione internazionale che si trova a Colleatterrato e ha una sezione distaccata nella Torre di Cerrano a Pineto.
Da anni è stato avviato il progetto per la realizzazione di una nuova sede centrale che fornirebbe spazi più adeguati alle attività di ricerca. Il nuovo complesso è destinato a sorgere nella zona di Colleatterrato, ma per il momento è stata sbloccata la costruzione solo del primo dei tre lotti che lo comporranno. Le attività dell'istituto sono guidate da un Cda, dal direttore generale Fernando Arnolfo e dal direttore sanitario Giacomo Migliorati.
I SERVIZI. Ricerche e controlli riguardano principalmente Abruzzo e Molise, ma si estendono anche ad una fitta rete di collaborazione con organismi internazionali e a un rapporto ormai consolidato con il ministero della Salute. Rispetto a quest'ultimo, l'Izs ha assunto il ruolo di centro di riferimento nazionale per una serie di problematiche. Tra queste, ad esempio, ci sono i controlli relativi alla presenza di diossina nell'ambiente e negli alimenti in zone come Taranto, al centro del caso Ilva. Un' indagine specifica è stata condotta sul latte di un campione di giovani madri proprio per verificarne i potenziali livelli di contaminazione e la trasmissibilità ai neonati.
EXPORT NEGLI USA. L'istituto fornisce al ministero anche le linee guida per i controlli sui prosciutti di Parma e San Daniele destinati all'esportazione negli Stati Uniti per garantirne gli standard di sicurezza alimentare. Un altro fronte su cui l'Izs è impegnato è quello delle analisi sulla "blue tong", malattia della "lingua blu" che colpisce soprattutto pecore ma anche capre e mucche. Tuttora si registrano focolai in Sardegna.
ANAGRAFE ANIMALE. I servizi assicurati dall'istituto al ministero della Salute comprendono inoltre la fornitura di sistemi informatici in ambito veterinario. E' il caso, ad esempio, delle anagrafi zooteniche. Un’attività molto particolare è legata allo studio di malattie esotiche che si possono trasmettere dagli animali agli uomini. Per i controlli più delicati e rischiosi l'istituto ha attrezzato un laboratorio trasportabile. E' formato da due conteiner, completamente isolati dall'ambiente esterno e che possono essere facilmente spostati, all'interno dei quali vengono trattati virus a rapida diffusione per i quali servono protezioni davvero speciali.
Gennaro Della Monica