Occupata abusivamente l'ex scuola elementare di Alba Adriatica
L’ipotesi è che si tratti di sfrattati o di senzatetto in cerca di alloggio. Hanno messo tende alle finestre, il lucchetto al cancello e sistemato il giardino della struttura abbandonata in Via Ascolana
ALBA ADRIATICA. Un lucchetto sul cancello e la vecchia scuola elementare di contrada Basciani diventa inaccessibile per il suo proprietario, cioè il Comune di Alba Adriatica. Da alcuni giorni l’edificio di via Ascolana, inagibile e pericolante, è stato occupato da qualcuno, presumibilmente un gruppo di persone che lo utilizza anche di notte. Si presume, ma non ci sono conferme su questo, che ad occupare lo stabile possa essere una famiglia sfrattata o qualche senzatetto. Se così fosse si tratterebbe di un altro segnale dell’emergenza abitativa. Da qualche anno, infatti, anche ad Alba Adriatica e nei comuni limitrofi il tema dell’emergenza abitativa sta prendendo piede nel dibattito pubblico.
Sembrano essere in costante crescita, infatti, le famiglie in grave condizione economica che non riescono a pagare l'affitto e chiedono aiuto alle istituzioni, mentre gli alloggi pubblici, o le cosiddette case parcheggio temporanee, non sembrano mai abbastanza. Per questo, negli ultimi tempi il Comune di alba Adriatica si è dovuto impegnare in diversi modi per contribuire alle spese delle famiglie più disagiate. Ma un caso così eclatante, per di più in un edificio pubblico che si affaccia su una via trafficatissima come via Ascolana, non si era ancora visto nei tempi recenti. A differenza, invece, della vicina Tortoreto, dove il dibattito pubblico sul tema negli ultimi mesi è stato stimolato anche da un caso di occupazione di un alloggio popolare lungo la statale Adriatica.
Ma nel caso albense, oltre all’illegalità di un’occupazione abusiva, si delineano anche gravi questioni di sicurezza. La vecchia scuola di Basciani, infatti, è abbandonata da anni e inagibile, con una porzione di tetto pericolante. Precisamente, la scuola è chiusa dal 2007, quando cessò l’attività della comunità terapeutica per tossicodipendenti del Centro Solidarietà Val Vibrata, che ne aveva curato la restaurazione dopo decenni di abbandono. Ora, da un paio di settimane, la scuola è tornata a vivere, ma abusivamente: un lucchetto sul cancello, nuove tende sulle finestre, nuove decorazioni in giardino, i libri della vecchia biblioteca della comunità spostati in cortile per fare evidentemente più spazio all’interno. Una storia sicuramente di tristezza e difficoltà, che in qualche modo sfiora un’altra emergenza comunale, quella della carenza di edifici scolastici che possano accogliere gli studenti albensi dopo la chiusura dell’ala vecchia della scuola media di via Duca d’Aosta.
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