Omicidio Caldarelli/ I killer Andrea e Alessia e il precedente. «Dove andiamo a uccidere? Dove vuoi tu amore mio caro»

Un caso avvenuto nella notte tra il 7 e l’ 8 aprile con la vittima, un uomo di Corropoli, riuscita scappare. Si tratta di un conoscente di Cardelli.
TERAMO. «Andrea dove andiamo per ucciderlo? Alessia dove vuoi tu amore mio»: è una delle frasi shock nelle dieci pagine da brividi dell’ordinanza di custodia cautelare del gip Marco Procaccini con le accuse di rapina e sequestro di persona. Un caso avvenuto nella notte tra il 7 e l’ 8 aprile con la vittima, un uomo di Corropoli, riuscita scappare.
Si tratta di un conoscente di Cardelli che in quell’occasione lui stesso aveva chiamato chiedendogli di poter accompagnare lui e la sua compagna dalla guardia medica. Ma quando l’uomo varca la porta di casa di Corropoli capisce subito di essere finito in un trappola.
Andrea Cardelli gli punta un coltello alla gola, lo accusa di aver molestato la sua convivente Alessia di Pancrazio che nel frattempo esce dalla camera da letto e comincia a picchiare l’uomo con un tubo di gomma. Si fanno consegnare i soldi, 12 euro che l’uomo ha nel portafoglio, e poi lo costringono, sempre sotto la minaccia del coltello, ad entrare nella sua auto alla cui guida si mette Cardelli. A bordo della macchina della vittima mettono a segno vari furti su delle auto in sosta tra Sant’Omero, Nereto e Sant’Omero. «Vedevo Andrea ed Alessia forzare ed aprire alcune auto in sosta», racconta la vittima nella denuncia, «da cui asportavano pupazzi, catene da neve per pneumatici e computer. Poi Andrea riprendeva la marcia della mia autovettura e a un certo punto Alessia gli chiedeva dove andare per uccidermi e Andrea testualmente gli rispondeva: dove vuoi tu amore mio. Quindi Andrea sempre alla guida della mia macchina ritornava a casa sua sulla Bonifica del Salinello dove, sempre sotto la minaccia del coltello, mi costringevano a scendere dall’auto e salire a casa loro. Qui Alessia continuava a percuotermi con il tergicristalli e lei diceva ad Andrea che mi doveva uccidere perché li avrei denunciati. Allora Andrea mi diceva: scappa finché sei in tempo».
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