Omicidio davanti al night club: arrestati gli avvocati di Mercurio

11 Marzo 2025

Alfredo e Gabriele Scaccia accusati di aver corrotto un carabiniere per avere rivelazioni. Il padre è in carcere, il figlio e il militare ai domiciliari. L’inchiesta è partita dalla Procura di Verbania

TERAMO. Corruzione, accesso abusivo al sistema informatico e rivelazione di segreti d’ufficio: ruota intorno a queste tre ipotesi di reato l’inchiesta che a Frosinone ha fatto scattare l’arresto degli avvocati Alfredo e Gabriele Scaccia e di un carabiniere. I due conosciuti penalisti sono impegnati a Teramo come difensori del gestore di night Pietro Mercurio, imputato davanti alla Corte d’assise per l’omicidio preterintenzionale dell’imprenditore di Città Sant’Angelo Marco Monti, che per l’accusa sarebbe stato spinto in strada da Mercurio al termine di una lite fuori da un night di Silvi nel momento in cui passava la macchina che lo avrebbe investito uccidendolo. Con i due avvocati è stato arrestato anche un carabiniere in servizio a Frosinone.

Alfredo Scaccia è in carcere, mentre il figlio e i militare sono ai domiciliari. Il gip ha ravvisato gli estremi del pericolo d’inquinamento probatorio e per questo ha ritenuto sussistenti gli estremi per superare l’interrogatorio di garanzia preventivo introdotto dalla riforma Nordio e fissarlo, come succedeva in passato, successivamente all’applicazione della misura. Il fascicolo poi potrebbe passare per competenza alla procura di Roma essendo contestato il reato di accesso abusivo a un sistema informatico.

La corruzione, secondo quanto ipotizzato dal pm piemontese Fabrizio Argentieri da cui è partita l’indagine, sarebbe consistita in utilità in denaro, non meglio precisate, consegnate al carabiniere. Il militare, secondo l’accusa, avrebbe rivelato agli Scaccia notizie riservate sull’apertura, proroga e chiusura di indagini e su procedimenti pendenti in vari tribunali italiani, al Nord ma anche in Toscana e Lazio, con accessi nelle banche dati delle forze dell’ordine.

Nel corso degli accertamenti delegati alla guardia di finanza sarebbero risultate diverse denunce e querele nei confronti di controparti in vari procedimenti, come emerso nel corso di una indagine per bancarotta, aperta sempre a Verbania dalla quale poi è partita quest’inchiesta. L’indagine è fondata su intercettazioni nelle quali sarebbe stato utilizzato anche un linguaggio criptico, perquisizioni, sequestri e analisi di video postati sui social.

A Teramo il processo a Mercurio è nella fase dei testi della difesa. La prossima udienza è per il 31 marzo. Cosa succederà se per quella data i due legali dovessero avere ancora misure restrittive? Le ipotesi vanno dalla nomina di difensori sostituti (tra cui anche il ricorso a un difensore d’ufficio) a un rinvio per legittimo impedimento. 

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