Perseguita e minaccia la ex, condanna bis
Due anni e quattro mesi all’uomo accusato di stalking, nel 2020 pena di 24 mesi per maltrattamenti
TERAMO. Nel 2020 la condanna a due anni e tre mesi per maltrattamenti a quella che allora era la donna con cui conviveva e da cui ha avuto una bambina. Qualche giorno fa la condanna a due anni e quattro mesi con l’accusa di stalking nei confronti di quella che oggi è la sua ex convivente.
È la cronaca giudiziaria a raccontare il caso di un 50enne teramano già destinatario di un divieto di avvicinamento alla donna che nel frattempo, proprio in seguito agli episodi di stalking, ha deciso di cambiare città.
Secondo l’accusa l’uomo, allo scadere delle restrizioni imposte dal divieto di avvicinamento scaturito dalla precedente contestazione dei maltrattamenti, in più occasioni avrebbe perseguitato la donna «non accettando», si legge nel decreto di giudizio immediato, «la relazione intrapresa da quest’ultima con un uomo, poneva in essere reiteramente condotte ingiuriose e gravemente minacciose nei confronti della medesima, giungendo ad aggredire l’attuale compagno della donna con un cacciavite, ingenerando in tal modo nella parte offesa un fondato timore per la propria incolumità e da indurla a cambiare la propria abitazione».
Secondo l’accusa l’uomo avrebbe inviato alla donna vari messaggi Whatsapp con queste frasi: «Prendo un fucile e ti sparo”; “Vi faccio andare sui giornali di cronaca”; “Lui è segnato a vita, tu sai già come la penso, la testa con i denti sull’asfalto te la faccio passare se non finisce sta storia». La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico Emanuele Ursini. La donna si è costituita parte civile rappresentata dall’avvocato Tommaso Navarra. L’imputato è difeso dall’avvocato Manola Di Pasquale.(d.p.)
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