Poco personale in cardiologia, ferie bloccate
Il primario ufficializza il divieto per tutta l’estate. La Cgil: non può, la Asl risolva il problema
GIULIANOVA. Nel reparto di cardiologia dell'ospedale di Giulianova è vietato prendere le ferie nel periodo estivo: è quanto deciso dal primario dell'unità operativa, Vito Ciampini, che in una lettera ha stabilito il divieto, per il personale infermieristico, di assentarsi dal lavoro d'estate, quando è maggiore il bisogno di operatori nel reparto a causa dell'aumento di pazienti e prestazioni sanitarie da effettuare.
In una nota, nella quale Ciampini ringrazia gli infermieri per la professionalità dimostrata ed il lavoro svolto, il primario di cardiologia/Utic dichiara di non autorizzare il personale (14 in tutto gli operatori) a prendere ferie durante il periodo estivo, nonostante affermi di essere ben conscio di come tale disposizione contravvenga alle specifiche normative sul lavoro. Tale vicenda fa emergere, ancora una volta, il problema della cronica carenza di personale nel "Maria Santissima dello Splendore", criticità che riguarda anche altri reparti, e per ovviare alla quale Ciampini avrebbe più volte chiesto alla Asl la dotazione di un maggior numero di infermieri. La situazione del personale di cardiologia è denunciata dalla Cgil, che parla dell'ennesimo ritorno di un problema che si ripresenta ogni estate. «Non ci stancheremo mai di ripetere che la Asl deve assumere personale infermieristico e di supporto», dichiara Amedeo Marcattili, segretario provinciale della Fp Cgil, «E' superfluo ricordare che le ferie sono un diritto costituzionalmente sancito, ispirato dall'esigenza di tutela dell'integrità fisica-psicologica e dello stato di salute del cittadino- lavoratore».
La Cgil stigmatizza il fatto che, di fronte al quintuplicarsi della popolazione sulla costa d'estate, e quindi all'aumento della richiesta di assistenza sanitaria, Ciampini abbia assunto la decisione di negare le ferie agli infermieri. «È vergognoso che si pensi di risolvere i problemi sulla pelle dei lavoratori. Ancora una volta a pagare le incapacità di chi dirige saranno i cittadini e i dipendenti», aggiunge Marcattili. «Chiediamo al direttore generale di intervenire e risolvere il problema. Vorremmo ricordagli che lui è remunerato per la risoluzione anche di queste problematiche, ci dispiace che dobbiamo ricordaglielo ogni volta», conclude il sindacato, annunciando possibili iniziative volte alla salvaguardia dei lavoratori.
Sandro Petrongolo
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