MARTINSICURO
Porte e finestre chiuse dopo l'incendio alla Tommolini / VIDEO
Vietato utilizzare impianti di areazione, mangiare verdure e somministrare foraggio agli animali entro il raggio di un chilometro dal rogo
MARTINSICURO. Finestre e porte chiuse, oltre al divieto di utilizzare impianti di areazione e i controlli sugli alimenti di orgine animale.
Dopo l'incendio di ieri nel capannone della ditta Tommolini, lungo la statale 16 Adriatica, il sindaco di Martinsicuro Massimo Vagnoni ha firmato un'ordinanza con cui si dispongono alcune misure da adottare in via precauzionale, considerato che sono in corso accertamenti da parte di vigili del fuoco, Arta e servizi Asl competenti. I residenti, entro un raggio di un chilometro dall'area del capannone, dovranno mantenere chiuse porte e finestre di abitazioni e attività commerciali, industriali e di servizi, come pure gli impianti di areazione forzata. C'è il divieto, in attesa di acquisire le rilevazioni, di raccolta e consumo di verdura a foglia e di foraggio per animali. Il servizio veterinario igiene e alimenti di origine animale della Asl di Teramo dovrà effettuare con urgenza un sopralluogo negli stabilimenti di produzione di alimenti di origine animale e comunicarne l'esito all'ente. L'ordinanza avrà validità fino alla comunicazione dei risultati delle analisi. «L'amministrazione comunale», fa sapere Vagnoni, «resta a disposizione della cittadinanza per ogni chiarimento».
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