tasse e rifiuti

Roseto, la Tari aumenta anche dove non c’è il “porta a porta”

Proteste dei cittadini delle frazioni, che non godono della raccolta domiciliare e scaricano ancora nei cassonetti stradali. Accanto a questi si creano continuamente delle discariche abusive

ROSETO. Residenti delle frazioni sul piede di guerra a causa della disparità di trattamento con chi abita a Roseto capoluogo per quanto riguarda il servizio di raccolta dei rifiuti. «Sono ormai più di due anni che ci costringono a pagare un servizio che non abbiamo, cioè la raccolta della spazzatura con il sistema porta a porta», sbotta Nicola Legge, noto ex sindacalista residente a Campo a Mare, «e adesso ci tocca pure far fronte agli aumenti applicati con la nuova Tari, che stanno mettendo in difficoltà molte famiglie. Almeno potevano studiare una riduzione per i residenti nelle frazioni fino a quando il servizio non sarà esteso anche a noi».

Bisogna sottolineare che Roseto ha un territorio molto vasto e, tra frazioni e contrade, sono in molti i rosetani che smaltiscono la spazzatura con il vecchio sistema dei cassonetti stradali, anche se pagano come se avessero il porta a porta. «La nostra zona non è servita dalla raccolta differenziata», lamenta un residente a Piane Ulivi, il quale ha preferito restare anonimo, «e il primo cassonetto utile si trova sulla Sp 19, a circa un chilometro di distanza dall’ultima delle abitazioni, il che costringe i residenti a caricare i sacchi della spazzatura dentro le proprie vetture». «È appena il caso di rilevare», gli fa eco un vicino, «che la zona in cui insiste il cassonetto in questione è diventata una discarica a cielo aperto, dal momento che chiunque viene a scaricare ogni tipo di rifiuto: pneumatici, sanitari, scarti di cantieri edili, mobili, televisori, computer, materassi e quant’altro, sapendo che i controlli da parte dei vigili urbani non vengono fatti».

In realtà il sindaco Enio Pavone ha chiesto alla polizia municipale di usare il pugno duro nei confronti di chi smaltisce i propri rifiuti in maniera illegale, tanto è vero che sono state fatte diverse multe. Ma questo non basta a scoraggiare i trasgressori, come dimostrato dalle numerose discariche abusive che si vengono a creare proprio accanto ai cassonetti che si trovano ancora nelle frazioni di Roseto e nelle zone periferiche. La stessa ditta che gestisce il servizio, nonostante provveda periodicamente alla pulizia di tali siti, non riesce a impedire che la spazzatura si accumuli accanto ai cassonetti ancora in funzione, tanto che la scena delle discariche abusive si ripete praticamente in tutte le periferie. Una situazione fino ad oggi tollerata pazientemente dai residenti, ma adesso con l’arrivo delle cartelle della nuova Tari si sta creando un notevole malcontento tra i contribuenti che risiedono nelle frazioni di Roseto, espresso anche attraverso il web.

«In concomitanza con la scadenza della seconda rata della Tasi», fa notare uno di essi in una lettera firmata inviata al nostro giornale, «il Comune sta recapitando in questi giorni ai cittadini anche la Tari, la cui prima rata è già scaduta al momento del recapito con importi inspiegabilmente raddoppiati rispetto alla Tares 2013, e che è da pagare entro dicembre. Visto che per quanto riguarda i rifiuti non godiamo di nessun servizio, non chiediamo di essere sollevati dal pagamento delle tasse, ma solo di poter effettivamente fruire dei servizi che siamo costretti a pagare».

La richiesta, insomma, è quella di una maggiore attenzione da parte dell’amministrazione comunale dal punto di vista dell’equità fiscale. «Vorremmo sapere», si legge ancora nella nota del residente di una delle frazioni rosetane, «se possiamo essere trattati come cittadini di Roseto a tutti gli effetti oppure se siamo figli di un Dio minore, costretti a pagare per servizi che non avremo mai e di cui solo altri potranno godere».

Federico Centola

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