Roseto, le multe della truffa sono 145

La procura scopre il meccanismo: gli sconti sui verbali per divieto di sosta

ROSETO. Incredulità, rabbia, preoccupazione. Sono i sentimenti suscitati dalla vicenda relativa alle multe ridotte da parte della polizia municipale di Roseto, da cui è scaturita la denuncia del comandante del corpo, Emiliano Laraia e, di conseguenza, sono partite le indagini della procura di Teramo, condotte dal procuratore Gabriele Ferretti e il pm Laura Colica. Così sono finiti sotto inchiesta 17 vigili urbani: praticamente l'intero organico in forza all'epoca dei fatti.

I fatti oggetto dell'inchiesta risalgono al 2007 e 2008. Oltre ai vigili, le indagini riguardano anche 142 automobilisti multati nello stesso periodo, i quali sarebbero poi gli effettivi beneficiari degli "sconti".

PREMESSE. Innanzitutto bisogna evidenziare che sono solo di multe per divieto di sosta. Questo è fondamentale per comprendere il motivo del "ripensamento" relativo alla sanzione applicata. Infatti, l'avviso viene lasciato di solito sotto il tergicristallo, in quanto al momento dell'accertamento l'auto è incustodita. Solo al momento del ritorno, che può avvenire anche dopo diversi minuti, il conducente si accorge della "sorpresa" e, passata la prima fase di arrabbiatura, si passa alla seconda, cioè rintracciare il vigile che ha fatto la multa per cercare di farla annullare o, come in questi casi, di ridurre l'importo.

MECCANISMO. In questo caso, il primo problema da superare è far combaciare il preavviso di accertamento e la somma della sanzione, cioè il foglietto lasciato sul parabrezza, con il nuovo importo da far pagare al multato, naturalmente più basso del precedente. Secondo l'accusa questo passaggio sarebbe avvenuto alterando il preavviso per poi applicare sanzioni diverse, quindi meno gravi, rispetto a quelle di legge e indicate nello stesso preavviso.

In soldoni: una multa di 74 euro per sosta vietata in prossimità di un incrocio, veniva "declassata", arbitrariamente secondo l'accusa, a contravvenzione per "aver omesso di collocare il veicolo in sosta in maniera di non arrecare intralcio alla circolazione", per un importo pari a 36 euro.

NUMERI. Le riduzioni rientrano in due fasce: da 38 euro (sconto da 74 a 36 euro) o da 14 euro (sconto da 36 a 22 euro), sempre con motivate variazioni anche del tipo di sanzione. In tutto le multe finite sotto la lente d'ingrandimento della procura sono 145 per complessivi 4.044 euro di minore entrate nelle casse comunali. Il vigile urbano a cui l'accusa contesta meno sconti applicati è Dante Di Giacinto, ora in pensione, il quale è chiamato a rispondere di una sola multa ridotta.

VIGILI. Il record degli sconti, secondo la procura, appartiene al capitano Tarcisio Cava con 29 multe ridotte per un totale di 873 euro. Questi gli altri colleghi e rispettivi sconti: Mario Macieri, appuntato scelto (24 multe, 708 euro); Tiziana Gimminiani appuntato scelto (17, 537); Gabriele Lamolinara appuntato scelto (16, 416); Ivan Di Sante appuntato scelto (13, 278); Corrado Di Marco appuntato scelto (8, 260); Berardo D'Emilio tenente (7, 194); Domenico Paris tenente (6, 146); Paolo D'Andrea appuntato scelto (6, 132); Concetto Frattari tenente (3, 104); Mauro Della Loggia appuntato scelto (3, 90); Giovanni Zarabla appuntato scelto e Giuseppe Giorgini appuntato scelto (2, 66); Anna Vaccari collaboratrice amministrativa di p.m. (4, 56); Edoardo Felicioni appuntato scelto (2, 52); Dante Di Giacinto tenente (1, 38); Nino Mantovani appuntato scelto (2, 28).

OMONIMIE. Nell'elenco pubblicato ieri c'erano alcuni casi di omonimia tra i multati. Per questo e per evitare equivoci, oltre ai nominativi inseriremo anche il luogo e la data di nascita per i casi che ci sono stati segnalati: Giuseppe Collevecchio, nato a Morro d'Oro il 01-02-1951; Marcello Di Marco, Giulianova, 20-08-1976; Elettra Di Giacinto, Morro D'Oro, 27-02-1959. Non è escluso che possano esserci altri casi di omonimie e allo stesso modo si potrebbe verificare che non tutte le persone indagate abbiano già ricevuto l'avviso della conclusione delle indagini preliminari dalla procura.

© RIPRODUZIONE RISERVATA