Sant'Omero, i medici salvano donna incinta e il suo bimbo
Arriva da Alba con una gravissima emorragia interna, l’equipe di Gizzonio strappa alla morte lei e il feto con una delicatissima operazione d’urgenza
SANT’OMERO. Madre incinta e il suo bimbo salvati in extremis dai medici di chirurgia dell’ospedale di Sant’Omero. Lei, una trentenne di Alba Adriatica, è arrivata al pronto soccorso con dolori lancinanti all’addome per una gravissima emorragia interna. Gli esami radiografici hanno confermato la gravità delle sue condizioni ed è stato immediatamente disposto l’intervento chirurgico d’urgenza. L’equipe del dipartimento di chirurgia generale, diretta da Domenico Gizzonio, aveva appena concluso la seduta operatoria quando è arrivata l’urgenza. E’ stata una corsa contro il tempo: si trattava di compiere un doppio “miracolo” per la madre ed il bimbo. Entrambi hanno rischiato la morte. La donna è al secondo mese di gravidanza ed ha corso il serio pericolo di non farcela se i medici dell’equipe chirurgica dell’ospedale di Sant’Omero non avessero arrestato l’emorragia della milza. Per cause su cui i medici stanno compiendo gli accertamenti del caso, l’organo linfoide della donna aveva iniziato a perdere sangue. La gestante albense è arrivata sul tavolo operatorio in condizioni disperate. Il liquido aveva invaso l’addome rischiando di compromettere le funzionalità vitali di lei, ma soprattutto del feto, con il rischio di perderlo. Non c’era tempo da perdere, ma soprattutto, non ci si poteva permettere errori. Sarebbe stata la fine. L’equipe medica di chirurgia è intervenuta immediatamente arrestando l’emorragia in atto che aveva invaso l’intestino: ben due litri e mezzo di sangue si erano riversati nella parete addominale. L’intervento, durato diverso tempo, è riuscito nonostante la delicatezza del caso. Le funzioni vitali della donna non sono state compromesse e neppure, per fortuna, quelle del bambino. Entrambi sono stati monitorati costantemente, mantenendo costante l’attività cardiaca e gli altri valori vitali. Madre e piccolo stanno bene e si trovano ora ricoverati in osservazione al “Val Vibrata”. Sono fuori pericolo. Oltre all’equipe chirurgica è intervenuta quella ginecologica. Il gruppo operatorio di Gizzonio ha lasciato entusiasta la sala operatoria. Quando si dice, la buona sanità. E quella che Sant’Omero offre sembra dimostrarlo, almeno rispetto al passato. Chirurgia, se stiamo ai numeri, ha portato a toccare i mille interventi in un anno, molti dei quali di una certa difficoltà, esercitando forza attrattiva su pazienti di altre aree. Anche ostetricia è tornata a correre rispetto ad un passato abbastanza lontano, grazie anche al parto indolore che presto troverà a disposizione anche le nuove sale operatorie dedicate.
Alex De Palo
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