il problema RIFIUti
Scontro Ancarano-Poliservice
Il Comune chiede 122mila euro, la società: ce ne dovete 380mila
ANCARANO. Ancarano reclama 122mila euro per il ristoro ambientale ed alla Poliservice invia un decreto ingiuntivo per incassare la somma. La società multiservizi dell’Unione di Comuni Val Vibrata risponde chiedendo, a sua volta, arretrati per 380mila all’amministrazione di Ancarano per lo smaltimento dei rifiuti.
Si arricchisce di un nuovo capitolo la battaglia tra Poliservice e Comune di Ancarano, con al centro il “fuoco di sbarramento” dell’Unione di Comuni. La dirigenza della Poliservice giudica eticamente scorretta l’azione giudiziaria intrapresa dal Comune di Ancarano e si prepara a fare opposizione, sostenendo che la cifra richiesta, peraltro, sia inferiore a quanto preteso. Va precisato che per legge spetta al Comune di Ancarano incassare la somma a titolo di ristoro ambientale in quanto sul suo territorio ospita un impianto di trasferenza e trattamento dei rifiuti del quale si è servita l’intera vallata.
La società di gestione dei rifiuti che fa capo all’Unione di Comuni Val Vibrata non nega il diritto vantato dalla città di Ancarano ma con altrettanta forza chiede anche l’ente paghi il dovuto. In questo contesto, la Città-territorio sarà sollecitata dalla Poliservice a fare gli atti conseguenziali per il recupero della somma.
Intanto, sul fronte debiti, il presidente Alberto Pompizi suda sette camice per recuperare le somme dovute alla società controllata dall’Unione dei Comuni. Ed in parte ci è già riuscito, recuperando e versando quasi un milione di euro dei tre e mezzo vantati dalla Poliservice. La prossima settimana, inoltre, dovrebbe essere versata un’altra tranche per assolvere al piano di rientro che risolva la situazione dei conti della stessa Poliservice.
Alex De Palo
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