Lo storico edificio del Convitto Delfico di Teramo

TERAMO

Scuola sequestrata: "E' pericolante". Mille studenti fuori / AGGIORNAMENTI

E' l'edificio del convitto Delfico, la Procura ipotizza problemi di staticità. Sospese tutte le attività didattiche, lavorative e convittuali fino a data da destinarsi. Comune e Provincia cercano alternative

TERAMO. Un intero edificio scolastico è stato sequestrato a Teramo perché ritenuto pericolante. E' lo storico palazzo in piazza Dante del convitto Delfico di Teramo, che ospita scuole di vario grado - primaria, secondaria di 1°grado, liceo coreutico, liceo scientifico, Classico e servizio di residenzialità (convitto) per iscritti ai corsi di studio di istruzione superiore di secondo grado - per un totale di oltre mille studenti. L'edificio è di proprietà della Provincia. Il convitto Delfico non solo una delle più grandi scuole della città e della regione, ma è anche una delle più antiche (fu istituito nel 1813 da Gioacchino Murat) e prestigiose.

I sigilli sono stati apposti ieri su ordine del tribunale nell'ambito di un'inchiesta della Procura che ipotizza problemi di staticità della struttura con il rischio crollo. L'edificio è stato fatto sgomberare dopo la notifica del provvedimento da parte dei carabinieri.

Il sequestro del palazzo è la conseguenza dell'inchiesta della Procura, condotta dal pm Davide Rosati, che si basa su uno studio peritale dei tecnici del Comitato tecnico amministrativo del Provveditorato interregionale delle opera pubbliche di Lazio, Abruzzo e Sardegna, la cui valutazione dell'indice di vulnerabilità sismica dello storico edificio - inaugurato 90 anni fa - confuta le conclusioni di quelli fatti dalla Provincia di Teramo tra il 2017 e il 2019 al termine dei lavori di riqualificazione e sicurezza.

Adesso il problema è come e dove far continuare l'anno scolastico a mille studenti e trovare quindi una o diversi sedi. Al momento la soluzione è difficile tanto che la dirigente, Daniela Baldassarre, ha sospeso tutte le attività didattiche, lavorative e convittuali fino a data da destinarsi.

AGGIORNAMENTI. Nel pomeriggio sono stati resi noti i tempi del trasloco forzato. Non prima però di 7-10 giorni nei quali gli studenti restano a casa. Successivamente Comune e Provincia si sono presi l'impegno di trovare spazi adeguati e quindi di distribuirli. Di certo c'è finora che una parte degli studenti andrà nelle aule dell'università.