Sequestrano 50 chili di funghi tra i porcini esemplari velenosi

25 Settembre 2019

Operazione dei carabinieri forestali nel Parco Gran Sasso Laga: nei cesti anche la letale amanita falloide Controllate duecento persone, quindici raccoglitori multati perché sprovvisti del tesserino

TERAMO. C’erano anche delle letali Amanita Phalloides negli oltre cinquanta chili di funghi illecitamente raccolti e sequestrati dai carabinieri forestali all’interno di una vasta area di territorio teramano ricadente nel parco nazionale Gran Sasso Monti della Laga. Un blitz che ha scongiurato un possibile caso di avvelenamento visto che chi aveva raccolto i funghi non si era assolutamente accorto di aver messo insieme porcini e amanita.
Fino a questo momento, ma l’attività di vigilanza è ancora in corso, sono state controllate più di duecento persone, di cui cento dalla sola stazione carabinieri “Parco” di Cortino. Di questi 15 sono state sanzionate amministrativamente perché prive del tesserino abilitante alla raccolta e previsto per legge.
I funghi sequestrati sono stati consegnati al dipartimento prevenzione- servizio igiene degli alimenti e della nutrizione della Asl per le analisi e la successiva distruzione. «Continua incessante e proficuo il lavoro di controllo del territorio», dice il presidente del parco Tommaso Navarra, «con una brillante operazione di verifica e di attenzione per la risorsa di biodiversità e di tradizione delle nostre matrici ambientali di estremo valore. Il rispetto del territorio, dell’ambiente e della legalità sono essenziali elementi di azione della nostra area protetta». Nell’ambito dell’attività di sorveglianza sono state numerose le contestazioni e le sanzioni amministrative elevate per un totale di diverse migliaia di euro. « È stata riscontrata soprattutto», si legge in una nota del Parco, «l’illecita raccolta di funghi da parte da parte di privati sprovvisti del tesserino regionale di autorizzazione e conseguente mancato versamento del tributo annuale». La vigilanza, inoltre, si è concentrata anche sulla circolazione e sulla sosta di auto al di fuori delle strade e dei sentieri esistenti.
I carabinieri forestali di sorveglianza del parco richiamano al rispetto delle norme che regolano le modalità di raccolta sia a tutela dell’ecosistema sia a garanzia di diversi aspetti sanitari. In particolare fanno riferimento alla raccolta di funghi da parte di coloro che non sono abilitati con il tesserino e che rischiano di far circolare funghi velenosi negli ambienti domestici .(d.p.)
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