Strisce blu vuote i balneatori accusano «Aggravano la crisi»
Gli operatori controllano l’uso dei parcheggi a pagamento «Fino al venerdì sono deserti, fanno fuggire i turisti»
GIULIANOVA. Parcheggi a pagamento sul lungomare Spalato e Zara, monta la protesta dei balneatori. Già penalizzati dalla crisi e dalle condizioni metereologiche sfavorevoli, ritengono che i parcheggi a pagamento per la stagione estiva, voluti dall’amministrazione comunale nel 2011 sul lato est del lungomare, aggravino e non poco la situazione. «Le strisce blu sono ottime alleate della crisi», dichiara Umberto Marconi, presidente di “Giulia spiaggia”, associazione di titolari di chalet e stabilimenti balneari.
Marconi conferma i dati del Sindacato nazionale dei balneatori, secondo cui le presenze in spiaggia sono diminuite del 40%, addirittura del 50% nella ristorazione. «Quest’anno abbiamo subito una flessione in termini di incassi e di presenze. Meno 30% per l’affitto degli ombrelloni e delle attrezzature in spiaggia e meno 40% nei ristoranti e nei bar. I parcheggi a pagamento influenzano ancora più negativamente la volontà del turista. Occorre che l’amministrazione pensi a qualcosa di diverso e meno traumatico; è triste vedere delle file di ombrelloni non occupate nel mese di luglio». E se i turisti li evitano, ovviamente anche i giuliesi ignorano i parcheggi a pagamento. «Per il terzo anno consecutivo il turismo balneare», interviene Domizio Scilli, rappresentate provinciale del Sindacato balneatori ed ex comandate del porto di Giulianova, «è costretto a ingoiare l’opinabile scelta dell’amministrazione. La nostra battaglia iniziò già nel 2011 e ciò che sostenevamo allora si è purtroppo materializzato. L’annata negativa sta toccando il massimo storico. Ovviamente non è tutto da attribuire ai parcheggi a pagamento, ma sicuramente questi hanno giocato un ruolo fondamentale, basta guardare il lungomare e vedere gli stalli deserti». Per verificare questa ipotesi, il Sindacato balneatori ha deciso di monitorare giornalmente le strisce blu, per stilare una media in relazione all’occupazione dei parcheggi. «Non capisco come qualcuno possa parlare addirittura di incremento», conclude Scilli, «Solo nel fine settimana si conta qualche bagnante in più, ma dal lunedì al venerdì c’è quasi deserto. E gli stalli sul lungomare Zara e Spalato sono vuoti». I parcheggi a pagamento avrebbero dovuto fruttare alle casse comunali, secondo le previsioni di inizio anno, quasi 200mila euro (incasso del 2012), ma questa cifra è ben lontana dall’essere raggiunta.
Margherita Totaro
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