«Stuprata dopo il carnevale», studentessa 24enne denuncia l’amico che l’ha riportata a casa

7 Marzo 2025

La ragazza ha raccontato di essere stata accompagnata da un amico, dopo una serata in discoteca a Monticchio, nel suo alloggio universitario. Saliti in casa della ragazza, si sarebbe consumato un brutale atto di violenza.

L’AQUILA. Ha raccontato di essere stata stuprata nel suo alloggio universitario dall’amico che l’aveva accompagnata alla festa di Carnevale al Bliss, una discoteca di Monticchio. La vicenda, stando al racconto, è cominciata nella notte tra il 27 e 28 febbraio, di ritorno dal giovedì universitario. Il due giovani, 24 anni lei e 26 lui, avevano deciso di proseguire la serata a casa della ragazza, zona Porta Leoni. Qui lei ha detto di essere rimasta vittima di un brutale atto di violenza. I ricordi della giovane, di Teramo, sono stati affidati ai medici del pronto soccorso. Quel fine settimana la donna era rimasta sola nell’abitazione, visto che le due coinquiline non avendo lezione avevano deciso di ripartire, per poi tornare il lunedì successivo. Così la 24enne aveva accettato di uscire con l’amico per trascorrere la serata “Carnival open bar” alla discoteca di Monticchio. Una serata come tante altre: abbigliamento a tema, quattro salti in pista, un drink con i compagni di facoltà. Quando arriva l’ora di tornare a casa, prendono l’auto del 26enne e raggiungono il centro storico. «Mi ha chiesto di poter salire in casa, fare quattro chiacchiere e riposare qualche minuto prima di ripartire per Roma», dove il 26enne aquilano frequenta l’Università. Così la giovane studentessa.

IL PRESUNTO STUPRO IN CASA

Lei accetta, ma una volta arrivati nell’alloggio l’uomo, sempre stando al racconto dell’universitaria, ha iniziato a fare delle avance, a proporle di fare sesso, per poi arrivare a palpeggiarla senza la sua volontà. In pochi minuti le ha bloccato le braccia, sempre stando al racconto della 24enne, e si è consumato lo stupro. Nelle ore successive è stata la madre a rendersi conto che qualcosa non andava. La donna trovava la figlia stranamente silenziosa e sconvolta. Solo dopo diverse insistenze, anche delle amiche, la ragazza ha confessato al telefono ai familiari: «Sono stata violentata».

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