TERAMO
Superbonus, crediti da sbloccare: patto ingegneri-commercialisti
L’accordo consentirà ai tecnici di incassare le somme relative gli interventi di riqualificazione edilizia
TERAMO. Il blocco dei crediti fiscali legati ai bonus edilizi non colpisce solo le imprese. A subire le conseguenze del mancato assorbimento da parte delle banche dei titoli, con la conseguente crisi di liquidità, sono anche i tecnici impegnati negli interventi di adeguamento sismico ed energetico degli immobili. Per questo gli Ordini degli ingegneri e dei commercialisti hanno siglato un’intesa destinata a disincagliare i crediti cosiddetti “illiquidi”.
Si tratta di una soluzione simile a quella resa operativa ieri da Confindustria e Ance, l’associazione dei costruttori edili, che alimenta una sorta di “mercato parallelo” rispetto a quello ormai immobile del sistema bancario. I professionisti, come le imprese impegnate nei cantieri del Superbonus 110%, avranno così la possibilità di incassare somme vitali per le loro attività.
TECNICI IN AFFANNO «Il problema della cessione dei crediti fiscali rischia di mettere in seria difficoltà tanti professionisti che hanno svolto prestazioni in questi ultimi due anni, senza percepire compensi, in cambio di crediti che ora né banche né assicurazioni accettano di scontare». A sottolinearlo è il presidente provinciale dell’Ordine degli ingegneri Leo De Santis che raccoglie le lamentele degli iscritti alle prese con la mancata liquidazione dei titoli e con le recenti modifiche normative introdotte per i bonus edilizi.
Ad aggravare la situazione è anche lo stallo delle pratiche della ricostruzione post-sisma del Cen tro Italia abbinate al Superbonus 110% e per questo l’associazione di categoria si è rivolta ai commercialisti per studiare una soluzione che consenta di uscire dall’emergenza. Da qui, dunque, è nata l’intesa.
COME FUNZIONA L’idea è di favorire l’incrocio tra domanda e offerta. Tramite un apposito modulo gli iscritti a entrambi gli Ordini potranno vendere o acquistare crediti, con reciproci benefici. Il venditore otterrà immediata liquidità, mentre il compratore potrà scontare in fattura il credito acquisito a un prezzo inferiore al suo importo effettivo.
Per mettere in contatto domanda e offerta, ma anche per evitare errori nelle cessioni, è dunque decisivo il ruolo dei commercialisti. «L’idea è di non limitare l’applicazione di questa procedura ai nostri iscritti, ma di coinvolgere la nostra vasta clientela, costituita da tante imprese interessate alla cessione e all’acquisto dei crediti», dichiara il presidente dell’Ordine Maurizio di Provvido, «non lasceremo intentata alcuna azione che possa soddisfare il bisogno dei tecnici e delle imprese in difficoltà». Il presidente sottolinea anche l’audizione di ieri alla Camera dei rappresentanti del consiglio nazionale di commercialisti ed esperti contabili per spingere proprio sull’estensione della cessione dei crediti fiscali, con la previsione di una proroga, e di chiarimenti sulle recenti norme.
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