Team, via libera a Bozzelli e Di Russo
Oggi l’annuncio ufficiale del sindaco per i nuovi presidente e consigliere. Di Dalmazio cerca invano di ritardare le nomine
TERAMO. Saranno ufficializzati questa mattina al termine dell’assemblea dei soci i nomi dei componenti del nuovo consiglio d’amministrazione della Teramo Ambiente. Una vigilia di riflessione che consegna e accredita con maggiore consistenza i nomi già pronosticati per il dopo-Mattucci: ovvero il consigliere del cda uscente Pietro Bozzelli per la presidenza e l’avvocato Anna Di Russo, con una presidenza del Mote alle spalle, in qualità di consigliere d’amministrazione. Sembra che le resistenze della lista civica dalmaziana, tornata ieri a frenare il sindaco su una nomina ritenuta affrettata dopo 48 ore», non abbiano trovato terreno fertile.
Una decisione lampo ma non meno difficile per il sindaco Maurizio Brucchi che fino all’ultimo ha dovuto tener conto di diverse sollecitazioni, politiche e non, ma anche delle esigenze di stabilità della municipalizzata. Infatti tra una presidenza abortita (quella di Pierluigi D’Antonio)e una rigettata (quella di Giovanni Mattucci), i problemi della raccolta, i servizi in scadenza che richiedono soluzioni immediate per 30 lavoratori a rischio, e la sfida della trasformazione in una società totalmente pubblica impongono un timone stabile. Brucchi sembra deciso a fidarsi della competenza del “tecnico” Bozzelli per un duplice motivo: oltre a essere indicato in precedenza dalla “sua” lista civica, è figura di cerniera apprezzata dal partner privato, rappresentato dall’amministratore delegato Luca Ranalli. Una coesione necessaria ai fini dell’operatività dell’azienda. Serve ad esempio una firma congiunta tra presidente e amministratore delegato: una delega che il custode giudiziale sembra sia stato sul punto di ritirare più volte in questi due mesi in assenza di un rapporto fiduciario. Il clima di distensione con Bozzelli aiuterebbe dunque, ma il sindaco, con l’innesto di una donna come Anna Di Russo, con un passato riconducibile a esperienze politiche di centro-sinistra ed esperienza nel campo rifiuti, intende avvalersi in qualche modo anche di una figura di garanzia ben digerita dalle opposizioni.
Intanto sul fronte dei sindacati si consuma ancora la guerra sulla pianta organica. Cgil, Cisl e Fiadel sono tornati a chiedere i nomi e gli incarichi attribuiti nell’organigramma in maniera più analitica. L’amministratore, pur ribadendo che gli spostamenti sono orizzontali, senza aggravio di costi e avanzamenti di livello, si è impegnato a sottoporre lunedì la pianta organica con il dettaglio delle mansioni.
Anche il circolo di Sel rivolge la sua attenzione ai lavoratori: «Non più tardi di un mese fa sono stati costretti a lavorare oltre le soglie di sicurezza sul lavoro garantendo, finchè è stato possibile, i servizi con strade ghiacciate e innevate. Ora questi stessi lavoratori meritano di avere un vertice aziendale all’altezza del loro impegno e della loro dedizione al servizio pubblico».
Marianna De Troia
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