solidarietà
Teramano porta aiuti in Moldavia
Prima missione di D’Ascenzo: "Ho trovato bambini allo stremo fra freddo e fame". L’associazione Kerjgma avvia una raccolta fondi
TERAMO. «E’ stata un’esperienza sconvolgente: sono abituato ad aiutare, ma l’esperienza vissuta in Moldavia ha lasciato il segno». Sergio D’Ascenzo, operatore del 118 e presidente dell’associazione umanitaria Kerjgma è da poco tornato da una prima missione nelle campagne moldave.
Posti dove sembra di fare un salto indietro nel tempo: nelle case ci si riscalda con un’unica stufetta a legna, i bagni sono baracche costruite fuori, dove la fame, il freddo, la povertà sono i principali compagni di vita. D'Ascenzo ha scoperto questa realtà perchè un amico romeno, titolare di un’avviata impresa a Roma, ha lasciato tutto per aiutare il popolo moldavo. E così il 18 febbraio, insieme ad un altro amico di Reggio Emilia, Angelo Ercolano, è partito alla volta di Chisinau, capitale della Moldavia: 500 euro in tasca per prestare i primi aiuti economici e tanta voglia di portare sollievo a qualcuno.
«E' stata un'avventura toccante. La capitale è una cittadina che cerca di assomigliare all'occidente, ma quasi non ha semafori, nessuna indicazione di vie, le poche auto sono grossa cilindrata o vecchie Lada», racconta D’Ascenzo, «appena usciti dalla città, sulla jeep di Emanuel, l’amico romeno che ha contribuito a creare la “Casa missione”, le strade erano mulattiere. E’ stato sconvolgente: sono venuto a contatto con famiglie che vivono al freddo, con bambini che soffrono la fame». La “Casa missione” è gestita da una coppia di giovani che, sostenuti dagli evangelici romeni, girano le campagne per distribuire cibo». E’ così che D’Ascenzo è venuto a contatto con tanti drammi.
Ha conosciuto Tania, donna stuprata e fatta prostituire dalla malavita all’estero. Quando è rimasta incinta è riuscita a scappare e a tornare in Moldavia ma i parenti l’anno allontana: era una prostituta. «La trovo insieme al figlio ormai 14enne con una montagna di coperte addosso, in casa c’erano 3-4 gradi. Sopravvive facendo bamboline con le foglie di mais. Le abbiamo comprato 10 quintali di pellet. Lei, piangendo ci ha detto: “Significa che questo inverno sopravviverò”». Non va meglio a tante altre famiglie: alla “Casa missione” si sono inventati una festa domenicale in cui distribuiscono panini con un wurstel a 300 bambini: è il pasto più importante della settimana. Kerjgma invia 100 euro al mese. Ma non basta. D’Ascenzo ha aperto una sottoscrizione: si può usare il conto corrente dell’associazione (Iban: IT 87 M 06060 15399 CC0390011744), specificando “pro Moldavia”. Per la raccolta di vestiti e giocattoli ci si sta attrezzando. (a. f)