Teramo: chirurghi brasiliani a lezione al Mazzini
Due medici dell’ospedale di San Paolo imparano una tecnica in senologia dall’equipe di Brucchi
TERAMO. Due chirurghi brasiliani al Mazzini per apprendere la tecnica che abbina contestualmente mastectomia e ricostruzione con protesi sopra il muscolo con l’utilizzo di una “matrice dermica”. Ed è tutto dire, visto che il Brasile è la patria della chirurgia plastica e ricostruttiva.
La senologia diretta da Maurizio Brucchi sta ospitando Gustavo Zucca Matthes, responsabile della senologia e chirurgia oncoplastica dell’ospedale oncologico di Barretos a San Paolo, con un suo collaboratore. Ieri i due chirurghi brasiliani hanno già partecipato a un primo intervento di mastectomia e ricostruzione, ed oggi ne sono previsti altri due.
«A Teramo utilizziamo una tecnica per cui non tagliamo il muscolo: la protesi la mettiamo sopra, non sotto. Tagliare il muscolo è più invalidante e crea problemi sia nel post operatorio che a distanza. In questo processo utilizziamo una matrice dermica bovina, una sorta di tasca in cui mettiamo protesi, sotto la cute e sopra al muscolo». Si tratta di una tecnica, la Braxon, che si applica a Teramo e in pochi altri ospedali in Italia. Teramo ha un’ampia casistica: 150 casi di utilizzo matrice dermica e 50 di protesi sovramuscolare.
Sempre della Braxon si è parlato a un convegno a Roma, venerdì e sabato scorsi, in cui l’equipe teramana ha presentato la propria esperienza.
«Con i chirurghi brasiliani abbiamo attivato uno scambio culturale», aggiunge Brucchi, «uno scambio di tecniche fra il nostro ospedale e quello di San Paolo». Non a caso l’equipe della senologia del Mazzini, composta da Brucchi, Guido Torresini, Antonella Sozio e lo specializzando Manuele Garreffa andrà all’ospedale oncologico di Barretos nella seconda parte dell’anno, in occasione di un convegno a cui sono stati invitati.
E’ questo il secondo rapporto di collaborazione a livello internazionale stretto dall’unità semplice di senologia del Mazzini. Con la Gran Bretagna sono in corso contatti su una tecnica anestesiologica loco-regionale che addormenta solo il seno, studiata insieme agli anestesisti teramani, in particolare da Franco Cantagalli. «In effetti è un reparto che ha lavorato tanto ed è in grado di confrontarsi ad alti livelli nel campo della senologia», commenta Brucchi. (a.f.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
La senologia diretta da Maurizio Brucchi sta ospitando Gustavo Zucca Matthes, responsabile della senologia e chirurgia oncoplastica dell’ospedale oncologico di Barretos a San Paolo, con un suo collaboratore. Ieri i due chirurghi brasiliani hanno già partecipato a un primo intervento di mastectomia e ricostruzione, ed oggi ne sono previsti altri due.
«A Teramo utilizziamo una tecnica per cui non tagliamo il muscolo: la protesi la mettiamo sopra, non sotto. Tagliare il muscolo è più invalidante e crea problemi sia nel post operatorio che a distanza. In questo processo utilizziamo una matrice dermica bovina, una sorta di tasca in cui mettiamo protesi, sotto la cute e sopra al muscolo». Si tratta di una tecnica, la Braxon, che si applica a Teramo e in pochi altri ospedali in Italia. Teramo ha un’ampia casistica: 150 casi di utilizzo matrice dermica e 50 di protesi sovramuscolare.
Sempre della Braxon si è parlato a un convegno a Roma, venerdì e sabato scorsi, in cui l’equipe teramana ha presentato la propria esperienza.
«Con i chirurghi brasiliani abbiamo attivato uno scambio culturale», aggiunge Brucchi, «uno scambio di tecniche fra il nostro ospedale e quello di San Paolo». Non a caso l’equipe della senologia del Mazzini, composta da Brucchi, Guido Torresini, Antonella Sozio e lo specializzando Manuele Garreffa andrà all’ospedale oncologico di Barretos nella seconda parte dell’anno, in occasione di un convegno a cui sono stati invitati.
E’ questo il secondo rapporto di collaborazione a livello internazionale stretto dall’unità semplice di senologia del Mazzini. Con la Gran Bretagna sono in corso contatti su una tecnica anestesiologica loco-regionale che addormenta solo il seno, studiata insieme agli anestesisti teramani, in particolare da Franco Cantagalli. «In effetti è un reparto che ha lavorato tanto ed è in grado di confrontarsi ad alti livelli nel campo della senologia», commenta Brucchi. (a.f.)
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