Teramo «città aperta al mondo»

Da martedì mostre, concerti e l'omaggio a Beirut, Rio, Roma, Dakar e Perth

Sarà un melting pot, anzi, un melting pop la terza edizione di «Teramo città aperta al mondo», la rassegna internazionale organizzata dall'associazione Handball interamnia e dal suo patron Pierluigi Montauti, come antefatto spettacolare alla manifestazione sportiva la Coppa Interamnia di pallamano, arrivata invece al 33º anno di vita e che è in programma dal 4 al 10 luglio. Mescolanza di cultura alta e cultura popolare, di suoni, colori, sapori, saperi differenti, l'happening trasformerà Teramo per cinque giorni, da martedì 26 a domenica 30 giugno, in un grande palcoscenico a cielo aperto.

Una cinquantina di appuntamenti, grandi e piccoli, si accenderanno un po' ovunque nella città, dalle 18 fino a tardi: la sezione «Perché i poeti», curata dagli scrittori Giovanni D'Alessandro e Roberto Michilli, la rassegna cinematografica ideata da Leonardo Persia, una mostra di arti visive a cura di Alberto Melarangelo, i concerti di musica classica, jazz ed etnica coordinati da Piero Di Egidio, e ancora la prosa e la danza, la gastronomia tipica, una mostra di artigianato con cinquanta espositori provenienti da 26 nazioni.
Filo conduttore, come nelle due passate edizioni, la voglia di ricollegarsi alla lunga tradizione di internazionalità e fratellanza della gara sportiva (la Coppa Interamnia è nota per aver visto giocare insieme israeliani e palestinesi, iraniani e iracheni), e la curiosità di conoscere le culture del mondo.

Lo schema entro il quale è collocato l'intero cartellone è l'omaggio a cinque città, ciascuna presa a simbolo di una nazione e un continente: Beirut, Dakar, Perth, Rio de Janeiro e Roma. Grazie alla collaborazione delle ambasciate di Libano, Senegal, Australia (da questi tre Paesi arriveranno anche i capi diplomatici), Brasile, dell'Istituto Brasile-Italia di Milano, e del Comune di Roma, è stato possibile avere artisti, musicisti, attori, danzatori, cuochi ed espositori. Le mostre di arti visive saranno collocate nel cuore del centro storico, intorno a piazza Sant'Anna, in un percorso ideale che sarà inaugurato martedì 26 giungo, alle 21: dalla pittura dell'australiana Francesca Romana Pinzari alla fotografia documentaria della brasiliana Patrizia Giancotti, dalla scultura del libanese Rudy Rahme alla pittura del senegalese Pape Samba Ba, fino alla fotografia contemporanea della collettiva «Inter omnia» di Berardo Di Bartolomeo, Gian Piero Marcocci, Pino Monaco, Franco Melasecca, Franco Di Francesco e Gilberto De Berardis.

Sarà allestita, invece, nei giardini di viale Mazzini la mostra di artigianato «Hand made». Lungo corso Porta Romana si troveranno invece gli stand gastronomici: qui si potranno gustare mafe senegalese, shish kebab libanese, il churrasco brasiliano, o un filetto ai capperi australiano, o la più familiare, ma non meno internazionale, chitarra alla teramana.