Teramo, dal 31 maggio si paga la Tares sui rifiuti
Tre rate in un anno e Troiano, l’ad della Team, si sfoga: "Abbiamo scoperto cittadini evasori per 8 milioni di euro"
TERAMO. Alla Team mancano la bellezza di otto milioni di euro per far quadrare i conti della tariffa sui rifiuti. Il disavanzo è riferito al quinquennio 2006-2011 evidenziando una grossa sacca di evasione in città. A lanciare l'allarme è l'amministratore delegato della Team Paolo Troiano, commercialista milanese nominato dalla procura della Repubblica di Catanzaro che ha in custodia le quote del socio privato Enertech. Il professionista, arrivato in città per partecipare a una seduta del Cda della società, ha controllato di persona l'operatività sul campo della raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta e della cura dell'igiene urbana. «Ho voluto fare una corsetta per la città e nei dintorni», spiega l'ad, «devo dire che ho trovato la città in perfetto ordine», afferma Troiano, «a questo punto mi chiedo come mai ci sono teramani, che ricevono un servizio, e a mio avviso anche di qualità, non sono disposti a pagare il dovuto a fronte delle prestazioni da noi fornite». Il commercialista denuncia l'esistenza del disavanzo di otto milioni di euro di Tia e spiega, «in un momento in cui si fa un gran parlare dei mancati pagamenti dello Stato alle imprese, non posso non rilevare che se alcuni cittadini non fanno il proprio dovere, come pagare la Tia, non è pensabile che i Comuni si mettano a stampare denaro». Troiano, dunque, punta il dito contro gli evasori che beneficiano del servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti ma non si fanno carico del suo costo. «Quando apprendo degli sprechi nella pubblica amministrazione, dei costi inutili della politica, degli abusi di chi governa, non ho difficoltà a sostenere che l'evasione fiscale sia più che comprensibile», afferma, «ma la Team i servizi li fornisce, il personale è in massima parte rigoroso ed ed efficiente, la società punta a diventare polo aggregante nella regione». Non ci sarebbe alcuna giustificazione, quindi, per chi non paga la tariffa sui rifiuti.
«I cittadini teramani che evadono la Tia non hanno scusanti», conclude l'ad. La riscossione della tariffa da tre anni è gestita dal Comune. Spetta all'amministrazione avviare le procedure per la messa in mora degli evasori. La Team emette i bollettini, invia solleciti ai contribuenti morosi ma non ha competenze sulla riscossione delle quote. Se, dunque, il Comune non incassa l'intero importo della Tia, va in difficoltà nel versare alla società la somma dovuta per il servizio. Proprio ieri la giunta ha approvato la delibera per il versamento della Tares.La prima rata del nuovo tributo avrà la scadenza del 31 maggio e un importo pari al 50% di quanto dovuto applicando alle superfici occupate le tariffe vigenti l'anno scorso. Più leggera la seconda rata, che scadrà il 30 settembre e sarà pari al 25%, anche in questo caso applicando alle superfici occupate le tariffe vigenti l'anno scorso. In tali due casi, pertanto, il cittadino non dovrà considerare alcun aumento del tributo.
L'importo della terza rata, con scadenza al 31 dicembre, sarà a conguaglio di eventuali aumenti; l'imposta dovrà essere ricalcolata con tariffe ancora da stabilire, in riferimento a due parametri, il Piano Economico Finanziario del Comune e il ventilato aumento dello 0,30 euro a metro quadrato, che il Governo intende avocare a se, sebbene inizialmente destinato ai Comuni stessi per le spese sostenute per i cosiddetti servizi indivisibili e cioè per l'illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade e la polizia locale.(g.d.m.)