Teramo, la coppa Interamnia sarà ridimensionata ma è salva
Montauti si sfoga: non so come ma si farà. Siamo costretti a ridimensionarci per la crisi, c’è da pagare l’edizione scorsa
TERAMO. Urla dal silenzio. Le urla sono le parole di Pierluigi Montauti, il silenzio è quello che avvolge – a poco più di un mese dalla sfilata inaugurale, tradizionalmente fissata al 4 luglio – l’edizione numero 41 della Coppa Interamnia. Nessun comunicato stampa, quasi nessun aggiornamento sul sito web. E, soprattutto, nessuna comunicazione arrivata dagli organizzatori ai collaboratori della Coppa, ovvero alle associazioni e alle imprese che – da più o meno tempo – fanno da indispensabile supporto logistico alla piccola olimpiade giovanile della pallamano. Segnali inquietanti, che potrebbero far pensare: ecco, anche la Coppa Interamnia è morta. Qualcuno, in città, ha già cominciato a sussurrarlo.
E invece no. Il patron Montauti, contattato dal Centro, alla madre di tutte le domande risponde: «Sì, la Coppa si farà. Come non è facile dirlo ora, ma si farà». Bene, caro patron, questo volevamo sentire. Ma allora perché tanto silenzio? Cosa succede? La risposta è torrenziale, com’è inevitabile che sia. «Succede», dice Montauti, «che è un momento critico per tutti e la nostra manifestazione ne risente, anche perché si è trascinata nel tempo tra una difficoltà e l’altra e adesso le difficoltà si sentono di più. Non ci sono i soldi, nessuno può più sostenere questa manifestazione come lo faceva prima. L’anno scorso era l’edizione del quarantennale e farla in un certo modo era quasi un obbligo. Noi l’abbiamo fatto e, proprio per aver fatto delle cose che non hanno avuto copertura, abbiamo dei problemi. Il dato confortante», continua Montauti, «è che dall’estero si iscrivono, vogliono venire. Di fronte a questi attestati di affetto è un dovere per noi continuare la Coppa. Che, a quanto pare, ha una sua forza intrinseca, e nel tempo riesce a resistere come poche altre cose hanno resistito a Teramo».
Il primo problema, per quelli dell’Interamnia handball, è onorare gli impegni economici che non hanno potuto onorare l’anno scorso. Montauti lo dice chiaramente e, per completare la spiegazione sul silenzio tenuto finora con i collaboratori, aggiunge: «Stanno per uscire le graduatorie dei fondi Fas per gli eventi sportivi, noi abbiamo partecipato al bando e siamo in attesa di sapere quanto ci daranno. La cosa è imminente, la aspettiamo da un giorno all’altro. Dovessimo continuare a non saperla, dovremo dire ai collaboratori: tra poco vi daremo qualcosa per la passata edizione, intanto veniamoci incontro e cominciamo a lavorare per la prossima».
Qualcosa arriverà dagli enti, i soldi delle iscrizioni stanno entrando, ma a quanto pare la prossima Interamnia World Cup, se si farà, si farà soprattutto perché ci sarà gente disposta a lavorare gratis, o quasi. «Contiamo di risolvere i problemi», dice Montauti, «con l’aiuto e la disponibilità di tutti. A giorni faremo un appello a chi ci vuol bene e non vuole far morire la Coppa, intanto ringrazio il Centro per averci chiamato e ringrazio l’assessore comunale Guido Campana, che ho incontrato proprio oggi (ieri, ndr) e mi ha incoraggiato in mille modi. A giorni andremo insieme dal sindaco Brucchi».
Una cosa è certa: sarà un’edizione ridimensionata, senza eventi collaterali di spicco. Ma, rispetto alla possibilità di perdere un torneo sportivo che per una settimana porta migliaia di giovani di tutti i Paesi del mondo nella piccola Teramo, questo ridimensionamento appare meno di zero.
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