Teramo, la prima volta del nuovo vescovo / VIDEO

Monsignor Leuzzi si insedia alla guida della diocesi. E cita le parole di Aldo Moro: la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere
TERAMO. «Non sono mai venuto a Teramo, questa è la prima volta. Non sono voluto venire prima proprio per vivere con stupore questo momento importante della mia vita, desidero solo dirvi che confido molto sulla vostra collaborazione». È un passaggio del saluto alla città del Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri Lorenzo Leuzzi, insediatosi nel pomeriggio e fino a novembre scorso Cappellano alla Camera dei Deputati. Numerosi gli incarichi ricoperti in diocesi da monsignor Leuzzi dal 1984, anno della sua ordinazione presbiterale, a oggi.
Una giornata ricca di emozioni per il Vescovo, che questa mattina, al Santuario di San Gabriele, ad Isola del Gran Sasso, ha incontrato gruppi di studenti provenienti da Roma e i giovani della diocesi per poi arrivare a Teramo, alle 14.30, al Santuario della Madonna delle Grazie per un primo momento di preghiera. Da qui, alla Chiesa di Sant'Antonio, per proseguire in corteo fino alla Cattedrale e fermarsi in piazza Martiri dove è stato salutato dal Picchetto d'Onore Interforze e dalla diverse autorità e accolto dal commissario straordinario Luigi Pizzi e dalle varie istituzioni. Poi l'ingresso in Chiesa, con il cerimoniale dei Vescovi e la celebrazione della santa messa alla quale hanno preso parte oltre ai sindaci e ai rappresentanti delle istituzioni locali, il presidente della Regione Luciano D'Alfonso e diversi rappresentanti nazionali tra i quali gli onorevoli Gianni ed Enrico Letta e Maurizio Gasparri.
GUARDA IL VIDEO di Luciano Adriani
Nella sua omelia, mons. Leuzzi ha parlato delle sfide che attendono i fedeli, sottolineando la necessità di coniugare ogni giorno «la certezza della fede e la novità, talvolta imprevedibile, del cammino reale e storico che il Signore ci suggerisce di percorrere». «Di fronte alle difficoltà impreviste e, talvolta, drammatiche, come è stata per voi l'esperienza del terremoto, possiamo restare delusi o sentirci abbandonati - ha detto il Vescovo - È il momento, invece, in cui siamo invitati a verificare e a superare le nostre preoccupazioni e a ripartire con sano realismo». Nell'omelia anche la citazione delle parole di Aldo Moro: «La stagione dei diritti si rivelerà effimera se non nascerà una nuova stagione dei doveri. Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere».