Truffa online con i libri di scuola
Teramo, testi acquistati dai genitori pagando 300 euro ma mai consegnati
TERAMO. Una vetrina online a prezzi concorrenziali rispetto a quelli dei negozi. Il che, considerati i continui rincari dei libri di testi di scuole di ogni ordine e grado, è destinato a funzionare come notevole specchietto per le allodole.
Così come è successo a due genitori teramani che hanno pagato alcuni libri di testo per i figli liceali mai dei volumi nessuna traccia visto che dopo aver incassato il pagamento (circa trecento euro in un caso e duecento in altro) i venditori online sono spariti.
Insieme ai libri mai arrivati a destinazione.
Come pagamento i truffatori si sono fatti ricaricare una Postepay, uno dei sistemi più gettonati per gli acquisti online.I due hanno denunciato e si augurano che il fatto di far circolare la notizia possa funzionare da deterrente per impedire ad altri genitori di essere raggirati. Perché nel loro caso, ma così come avviene quasi sempre, è risultato vano anche trovare dei contatti utili per avere delle spiegazioni: tutti i contatti precedenti all’acquisto sono risultati disattivati. Ai teramani, genitori di due studenti amici, non è rimasto altro che fare una denuncia ben sapendo che forse i truffatori non saranno mai scovati. E che non riavranno mai i soldi versati.
Frodi, quelle online, che nei tempi di post pandemia si sono triplicate. Perché, ed è più che evidente, che si sia notevolmente allargata la platea delle potenziali vittime nei giorni in cui internet è stato l’unico mezzo per esserci sempre e comunque nei tempi dei lockdown. E i criminali della rete hanno aggiornato il modus operandi prendendo spunto dall’attualità. Ma dietro tanti vantaggi si nascondono innumerevoli insidie: circostanza, questa, testimoniata dalle sempre più frequenti notizie di truffe online. Perché oggi più che mai il web rappresenta il terreno più fertile per i tanti che, spesso sfruttando l’ingenuità e l’impreparazione degli utenti, sottraggono denaro.(d.p.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Così come è successo a due genitori teramani che hanno pagato alcuni libri di testo per i figli liceali mai dei volumi nessuna traccia visto che dopo aver incassato il pagamento (circa trecento euro in un caso e duecento in altro) i venditori online sono spariti.
Insieme ai libri mai arrivati a destinazione.
Come pagamento i truffatori si sono fatti ricaricare una Postepay, uno dei sistemi più gettonati per gli acquisti online.I due hanno denunciato e si augurano che il fatto di far circolare la notizia possa funzionare da deterrente per impedire ad altri genitori di essere raggirati. Perché nel loro caso, ma così come avviene quasi sempre, è risultato vano anche trovare dei contatti utili per avere delle spiegazioni: tutti i contatti precedenti all’acquisto sono risultati disattivati. Ai teramani, genitori di due studenti amici, non è rimasto altro che fare una denuncia ben sapendo che forse i truffatori non saranno mai scovati. E che non riavranno mai i soldi versati.
Frodi, quelle online, che nei tempi di post pandemia si sono triplicate. Perché, ed è più che evidente, che si sia notevolmente allargata la platea delle potenziali vittime nei giorni in cui internet è stato l’unico mezzo per esserci sempre e comunque nei tempi dei lockdown. E i criminali della rete hanno aggiornato il modus operandi prendendo spunto dall’attualità. Ma dietro tanti vantaggi si nascondono innumerevoli insidie: circostanza, questa, testimoniata dalle sempre più frequenti notizie di truffe online. Perché oggi più che mai il web rappresenta il terreno più fertile per i tanti che, spesso sfruttando l’ingenuità e l’impreparazione degli utenti, sottraggono denaro.(d.p.)
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