TERAMO
«Tutta la notte dolorante su una barella»
Un paziente racconta le 24 ore passate al Pronto soccorso: «Forti fitte alla gamba, nessuno mi ha dato un antidolorifico»
TERAMO. Avevo tanto dolore ma non mi hanno dato un antidolorifico e mi hanno lasciato tutta la notte su una barella lungo il corridoio del pronto soccorso».
R.D.M., 73 anni di Montorio racconta il giorno intero passato al pronto soccorso del Mazzini, fino a quando è stato mandato a casa anche in questo caso senza la prescrizione di un antidolorifico.
Il paziente è arrivato in ospedale alle 16,42 del 12 febbraio con un forte dolore alla gamba destra, accompagnato da un eritema. «Mi hanno assegnato il codice verde e questo ha comportato il fatto che abbia dovuto aspettare cinque ore», racconta R.D.M., «con dolori forti alla gamba. Poi sono iniziati vari accertamenti, al temine dei quali mi hanno lasciato su una barella nel corridoio con una flebo. Ho chiesto se fosse un antidolorifico, mi hanno detto di no, che era il calcio perchè dalle analisi era risultato che mi mancava».
L’anziano descrive una notte quantomeno tormentata sulla scomoda barella, in un posto di passaggio. «Non mi hanno messo nel reparto di osservazione breve annesso al pronto soccorso, lì sarei stato meglio», racconta l’anziano di Montorio, «la gamba, poi, mi faceva tanto male senza un antidolorifico». Il giorno dopo, di mattina, sono ripresi gli accertamenti. «Mi hanno fatto di tutto, dall’elettrocardiogramma alle analisi, all’ecografia e poi alle 15,32 mi hanno rimandato a casa, sempre senza la prescrizione di un antidolorifico. Tanto che alla fine a casa mi sono preso da solo tre Tachipirine».
Ma l’odissea non finisce qui: il giorno dopo, cioè il 14, come da accordi presi in pronto soccorso, il paziente deve tornare in ospedale per fare la visita dermatologica. Dalle 10,30 alle 12,30 si sottopone alla visita e poi riscende al pronto soccorso. «Qui non ce l’ho fatta più», racconta R.D.M., «sono sbottato e ho fatto la commedia. La gamba mi faceva male e nessuno mi diceva che avevo. E’ intervenuto pure il vigilantes che ha ristabilito la calma. Alle 13,30 mi ha visitato il medico del pronto soccorso: mi ha prescritto gli antibiotici e una pomata. Io ancora adesso non so che cosa ho: sul foglio di dimissione c’è scritto “Lesione eritematosa-desquamativa alla gamba destra”. Mi hanno detto di aspettare una decina di giorni per vedere che succede e di fare eventualmente accertamenti ambulatoriali come raggi ed eco alla gamba, un altro controllo dermatologico ed eventualmente una biopsia. Non so: dopo tutti i giri che mi hanno fatto fare, senza riuscire ad attenuare il dolore alla gamba e senza sapere con precisione che cosa ho, forse alla fine dovrò andare da uno specialista privato, a pagamento».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
R.D.M., 73 anni di Montorio racconta il giorno intero passato al pronto soccorso del Mazzini, fino a quando è stato mandato a casa anche in questo caso senza la prescrizione di un antidolorifico.
Il paziente è arrivato in ospedale alle 16,42 del 12 febbraio con un forte dolore alla gamba destra, accompagnato da un eritema. «Mi hanno assegnato il codice verde e questo ha comportato il fatto che abbia dovuto aspettare cinque ore», racconta R.D.M., «con dolori forti alla gamba. Poi sono iniziati vari accertamenti, al temine dei quali mi hanno lasciato su una barella nel corridoio con una flebo. Ho chiesto se fosse un antidolorifico, mi hanno detto di no, che era il calcio perchè dalle analisi era risultato che mi mancava».
L’anziano descrive una notte quantomeno tormentata sulla scomoda barella, in un posto di passaggio. «Non mi hanno messo nel reparto di osservazione breve annesso al pronto soccorso, lì sarei stato meglio», racconta l’anziano di Montorio, «la gamba, poi, mi faceva tanto male senza un antidolorifico». Il giorno dopo, di mattina, sono ripresi gli accertamenti. «Mi hanno fatto di tutto, dall’elettrocardiogramma alle analisi, all’ecografia e poi alle 15,32 mi hanno rimandato a casa, sempre senza la prescrizione di un antidolorifico. Tanto che alla fine a casa mi sono preso da solo tre Tachipirine».
Ma l’odissea non finisce qui: il giorno dopo, cioè il 14, come da accordi presi in pronto soccorso, il paziente deve tornare in ospedale per fare la visita dermatologica. Dalle 10,30 alle 12,30 si sottopone alla visita e poi riscende al pronto soccorso. «Qui non ce l’ho fatta più», racconta R.D.M., «sono sbottato e ho fatto la commedia. La gamba mi faceva male e nessuno mi diceva che avevo. E’ intervenuto pure il vigilantes che ha ristabilito la calma. Alle 13,30 mi ha visitato il medico del pronto soccorso: mi ha prescritto gli antibiotici e una pomata. Io ancora adesso non so che cosa ho: sul foglio di dimissione c’è scritto “Lesione eritematosa-desquamativa alla gamba destra”. Mi hanno detto di aspettare una decina di giorni per vedere che succede e di fare eventualmente accertamenti ambulatoriali come raggi ed eco alla gamba, un altro controllo dermatologico ed eventualmente una biopsia. Non so: dopo tutti i giri che mi hanno fatto fare, senza riuscire ad attenuare il dolore alla gamba e senza sapere con precisione che cosa ho, forse alla fine dovrò andare da uno specialista privato, a pagamento».
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