Ue, Ema snellirà procedure vaccini per renderle più veloci

1 Marzo 2021

L'Agenzia europea per il farmaco (Ema) "snellirà le procedure per renderle il più veloci possibile e lavoreremo con la nostra task force industriale insieme al Commissario Breton per aumentare la produzione. Grazie a questo puntiamo ad avere nei prossimi mesi accordi di acquisto anticipato nuovi o adeguati per le varianti dei vaccini". Così la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, alla videoconferenza dei ministri Ue. "Le consegne" dei vaccini "aumenteranno nei prossimi mesi, in linea con i nostri accordi. È essenziale essere preparati per le vaccinazioni di massa, per far fronte al crescente ritmo delle consegne. Dobbiamo continuare a vaccinare il più rapidamente possibile, specialmente di fronte alle nuove varianti", ha detto Kyriakides, avvertendo che "è fondamentale che non vi sia alcun intervallo tra le dosi" di vaccino "consegnate e le dosi somministrate e che nessun vaccino sia inutilizzato". "Ci aspettiamo che l'Agenzia europea del farmaco fornisca la sua valutazione scientifica del quarto vaccino", quello della Johnson e Johnson, "nelle prossime due settimane", ha aggiunto Kyriakides, annunciando anche "200 milioni di euro per l'incubatore HERA per aiutare gli Stati membri a intensificare la diagnostica" sulle varianti del Covid, in modo da poter intervenire per limitarne la diffusione. "Più sequenziamento genomico, test PCR e screening delle acque reflue sono un must per i prossimi mesi", ha affermato. Sul fronte dei test, l'Ue disponde attualmente di "un elenco comune di test antigenici rapidi Covid-19, e un insieme standardizzato comune di dati da includere nei certificati dei risultati dei test. Ma abbiamo bisogno di più test" per accrescere il sequenziamento genetico tra il 5 ed il 10%. "E' per questo che abbiamo acquistato oltre 20 milioni di test rapidi per i Paesi, utilizzando 100 milioni di euro dallo Strumento di supporto per le emergenze, le consegne iniziano questa settimana", ha spiegato la commissaria cipriota. "In parallelo - ha detto - abbiamo avviato un appalto congiunto per garantire un secondo approvvigionamento. Gli Stati membri potranno iniziare ad effettuare ordini per oltre 550 milioni di test antigenici rapidi nei prossimi mesi".