Abbandono dei bimbi in auto, la campagna di sensibilizzazione dei carabinieri

Il fenomeno dei bimbi dimenticati involontariamente in auto è un’emergenza in tutto il mondo, e l’Italia non fa eccezione. Si tratta di un incidente dalle proporzioni drammatiche, che purtroppo accade e vede spesso protagonisti i genitori, anche quelli più attenti e premurosi. L’epilogo, nei casi più gravi, può avere conseguenze letali per i piccoli esseri indifesi, e il suo verificarsi è quasi sempre dovuto a una sorta di blocco della memoria delle persone a cui è affidata la sorte di ciò che si ha di più caro al mondo: “i nostri figli”. La memoria, dunque, non è infallibile, come spesso ce lo ripetono gli esperti in psichiatria. Allo scopo di scongiurare il ripetersi di situazioni di estremo pericolo, con l’entrata della stagione estiva, il periodo più a rischio per gli episodi da abbandono di bambini in auto, corre l’obbligo di ricordare/esortare chiunque trasporti i piccini di casa a tenere ben presenti alcuni accorgimenti che possono rivelarsi di vitale importanza. È bene anche rammentare che sul tema esiste una precisa normativa da tener presente e rispettare, e come tale regolata dall’art.172 del C.d. S., che prevede l’utilizzo di alloggiamenti e sistemi di ritenuta omologati, dotati anche di dispositivi di allarme antiabbandono obbligatori per i bimbi fino a quattro anni. La normativa fissa anche le sanzioni in caso di trasgressione (una multa fino a 83 euro e la decurtazione dei punti sulla patente di guida, fino ad arrivare alla sospensione del titolo abilitativo). Tuttavia, pur restando validi i deterrenti previsti dal legislatore, non è certo questo il punto su cui si vuole far leva. Preme, invece, mettere un po’ d’ordine a tutti quei comportamenti quotidiani e routinari di chi si appresta a trasportare bambini in tenera età, e che si prenda finalmente coscienza che tutti siamo potenzialmente a rischio.