A L'Aquila e Teramo i giovani medici in piazza con le valigie / VIDEO-INTERVISTE E FOTOGALLERY
Flash mob per segnalare il problema della carenza di posti nelle scuole di specializzazione: "Stop all'imbuto formativo, costretti ad andare all'estero"
TERAMO. Scendono in piazza anche in Abruzzo i giovani medici specializzandi. A Teramo come a L'Aquila si sono svolti i flash mob per segnalare con forza il problema della carenza di posti nelle scuole di specializzazione e più in generale petr dire basta ai tagli alla Sanità.
A promuovere l'iniziativa, che si è svolta questa mattina in contemporanea in 21 piazze in Italia, undici associazioni, fra le quali Ex rappresentanti, Link, Materia grigia, Chi sicura di te?, Salviamo Ippocrate, Segretariato italiano giovani medici, con il supporto di Federspecializzandi.
In sostanza ci saranno circa 29mila laureati che quest'anno parteciperanno ai test per ottenere una borsa in una scuola di specializzazione, ma i posti a disposizione sono 14.200. Molti dunque rimarranno fuori.
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A Teramo il flash mob si è svolto in piazza Martiri con una trentina di medici da poco laureati. Un po' di più in piazza Duomo all'Aquila.
L'azione del governo, che quest'anno ha aumentato i posti da 4.200 a 14.200, viene ritenuta irrisoria. I problemi connessi a questo "imbuto formativo" sono tanti, e tutti concorrono a spingere molto giovani laureati ad andare a specializzarsi all'estero: per questo nel flash mob i medici erano tutti con le valigie.