AUTOSTRADE
A14, ripresa con limitazioni la circolazione dei Tir sul Cerrano
Dopo l'ok del gip di Avellino ripristinati i limiti di velocità e le distanze minime tra un veicolo e l'altro. Resta il divieto per i trasporti eccezionali. Marsilio: "Parzialmente soddisfatto"
CITTÀ SANT'ANGELO. Ripresa la circolazione dei mezzi pesanti sul viadotto 'Cerranò dell'A14 questa sera alle 19, dopo oltre un mese di disagi. È stata parzialmente accolta l'istanza di Aspi per il dissequestro del viadotto, interdetto ai mezzi pesanti da dicembre 2019 fra i caselli Pescara Nord e Atri-Pineto. Il gip di Avellino ha disposto che il tratto può riaprire ai Tir, ad eccezione di trasporti eccezionali e trasporti di merci pericolose.
Il primo a darne notizia è stato il sindaco di Città Sant'Angelo, Matteo Perazzetti, appena informato da Autostrade per l'Italia. Il suo è uno dei Comuni, insieme a Silvi e Pineto (Teramo), attraversati dai tir che devono percorrere la statale 16 uscendo dall'A14. Il tratto è già presidiato dal personale della polizia stradale al fine di garantire il rispetto delle prescrizioni dell'autorità giudiziaria, fa sapere Aspi, aggiungendo che la società «ultimerà nei prossimi giorni l'installazione della segnaletica relativa al divieto di transito delle merci pericolose».
«Permangono le limitazioni presenti prima del provvedimento» si legge in una nota di Autostrade «divieto di circolazione sulla corsia di marcia, interdistanza minima di cento metri tra veicoli in transito, limite di velocità di 60km/h per i veicoli leggeri e di 40km/h per i veicoli pesanti, divieto di sorpasso».
«La notizia del parziale accoglimento dell'istanza di dissequestro del viadotto Cerrano in A14 ci lascia soddisfatti, ma solo parzialmente» commenta il governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio. «Il divieto di transito che permane per trasporti eccezionali e trasporti di merci pericolose continuerà a gravare sulla statale 16, causando disagi per i cittadini dei territori attraversati». Passata la fase acuta dell'emergenza, aggiunge Marsilio, «chiederò al ministro Infrastrutture e Trasporti un tavolo per affrontare seriamente la questione relativa al corridoio Adriatico, a cominciare dal destino dell'autostrada e della statale 16 senza trascurare la viabilità ferroviaria».