L'ACCOGLIENZA
Abruzzo, 119 hotel per i profughi ucraini
Chiuso il bando della Regione: novemila camere riservate a chi scappa dalla guerra. E centinaia di famiglie danno la disponibilità della loro casa
Centinaia di famiglie pronte ad accogliere in casa i profughi ucraini, anche e soprattutto i bambini. Mentre sono almeno 119 gli operatori turistici che hanno aperto le porte dei loro alberghi, mettendo a disposizione circa novemila camere. Così l’Abruzzo risponde in massa alla chiamata della Regione per disegnare la rete di accoglienza che dovrà fronteggiare le grandi ondate di rifugiati attese nelle prossime settimane.
La Regione ha pubblicato un avviso per individuare le strutture ricettive – dagli alberghi ai campeggi, passando per le case vacanze – disponibili ad accogliere i profughi ucraini. Ci si aspettano, infatti, fino a diecimila ucraini. Il bando è scaduto ieri sera, la Regione tirerà oggi le somme, ma l’obiettivo sembra già essere stato raggiunto: fino a venerdì, infatti, secondo i dati della Protezione civile abruzzese era già pervenuta la disponibilità di 119 strutture ricettive, per un totale di quasi novemila camere. Una risposta importante, quindi, che sembra coinvolgere soprattutto il Teramano: da qui hanno risposto almeno 79 strutture ricettive, cioè due terzi di tutte le disponibilità abruzzesi pervenute. La necessità di trovare e alloggi disponibili per i profughi in arrivo in massa dall’Ucraina è dovuto anche alla carenza di posti letto nei centri di accoglienza Cas abruzzesi. Secondo il dato della Protezione civile abruzzese aggiornato a sabato sera, infatti, nei centri Cas in regione possono essere ospitati solo altri 51 rifugiati: 25 nel Chietino, 11 nel Teramano, 10 nell’Aquilano e 5 nel Pescarese.