Affluenza bassa nelle tendopoli
Nell’Aquilano al voto l’8,9% Le altre province sopra il 15%
PESCARA. È iniziata benino nelle tre province di Pescara, Chieti e Teramo e comprensibilmente a rilento all’Aquila la prima giornata di voto per le elezioni europee e il rinnovo dei consigli provinciali e comunali. Alle 22 di ieri in Abruzzo aveva votato il 14,6% degli aventi diritto. In Provincia dell’Aquila l’8,95% (il 9% nel capoluogo), contro il 20,20% della prima giornata di 5 anni fa. Impossibile fare una comparazione. È infatti la prima volta che gli italiani per dovere comunitario vanno a votare di sabato e per di più dalle 15 del pomeriggio. Ma il dato aquilano è significativo se comparato con quello delle altre province. In provincia di Pescara ha votato il 16,19%, a Chieti il 15,32%, a Teramo il 18,07%.
All’Aquila città con il 9,00% sono andati a votare meno di seimila persone su un totale di 60mila (precedente 19,51% europee 2004). Meglio ad Avezzano dove ha votato il 10,25% con il 17,90% delle precedenti elezioni. Male a Sulmona dove si è registrato il 9,01% (precedente 27,86%), meglio a Castel di Sangro con il 12,31% (precedente 26,37%), a Celano il 7,08 (21,41%).
Per L’Aquila e i paesi del cratere è mancato il ritorno dalla costa, nonostante l’Arpa abbia organizzato bus navetta a ripetizione (delle navette sono state organizzate anche dall’Esercito). Ma anche i comuni fuori dal “cratere” hanno registrato cadute significative dell’affluenza.
A Sulmona, dove nei giorni scorsi si è formato un comitato per il passaggio alla provincia di Pescara, la prima giornata di voto è stata segnata da una protesta con la riconsegna di mille tessere elettorali contro il mancato inserimento del capoluogo peligno nella lista dei 49 Comuni terremotati, e contro la grave crisi socio-economica in cui versa il centro Abruzzo. In serata alcuni agenti della Digos hanno sequestrato le due urne contenenti le schede elettorali riconsegnate dai cittadini e hanno portato in caserma i componenti del comitato organizzatore della protesta.
Qualche vento di protesta ha soffiato anche all’Aquila: a Piazza d’Armi, la tendopoli più affollata della città con i 1.800 sfollati, un gruppo di persone, che ha voluto mantenere l’anonimato, ha dichiarato di non voler votare perché critico sulla gestione del terremoto. Altri, ancora anonimamente, hanno annunciato che per protesta andranno a votare, «ma annullando la scheda elettorale».
Secondo una stima sarebbero circa diecimila gli aventi diritto negli altri 48 comuni che fanno parte della mappa del terremoto. I seggi aperti sono 81: sono insediati anche in alcune tendopoli in sostituzione degli edifici inagibili per il sisma. In alcuni casi le tende sono state montate in spazi vicini agli edifici non pericolanti, ma non agibili, che erano sedi di seggio.
TERAMO. In Provincia di Teramo ha votato il 17,84% contro il 18,76 del 2004. Nel capoluogo ha votato il 21,97% (precedente 21,95%); a Giulianova il 20,51% (24,04%), a Roseto il 13,20% (precedenti 16,45%); ad Alba Adriatica il 14,52% (25,38%); a Pineto il 20,15% (20,91%), a Silvi il 18,37% (19,73%), a Tortoreto il 18,61% (20,59%), a Sant’Egidio il 25,79% (23,76%).
PESCARA. L’affluenza nel capoluogo è stata tra le più alte: 18,14% contro il 14,58% del 2004. A Montesilvano si è registrato l’11,83% (22,23%); a Città Sant’Angelo il 18,90% (19,54%).
CHIETI. Nel capoluogo l’affluenza è stata del 15,27% (19,81%), a Lanciano il 14,17 (18,06%), a Vasto il 14,38% (15,42%), Atessa 14,15%, Ortona 11,09% (13,30%), Guardiagrele 11,24% (12,31%), Francavilla 12,58% (14,16%), San Giovanni Teatino 11,90% (16,27%), Gissi 17,44% (21,85%). Le votazioni riprendono questa mattina alle 7 fino alle 22. Poi inizierà lo spoglio delle europee.
All’Aquila città con il 9,00% sono andati a votare meno di seimila persone su un totale di 60mila (precedente 19,51% europee 2004). Meglio ad Avezzano dove ha votato il 10,25% con il 17,90% delle precedenti elezioni. Male a Sulmona dove si è registrato il 9,01% (precedente 27,86%), meglio a Castel di Sangro con il 12,31% (precedente 26,37%), a Celano il 7,08 (21,41%).
Per L’Aquila e i paesi del cratere è mancato il ritorno dalla costa, nonostante l’Arpa abbia organizzato bus navetta a ripetizione (delle navette sono state organizzate anche dall’Esercito). Ma anche i comuni fuori dal “cratere” hanno registrato cadute significative dell’affluenza.
A Sulmona, dove nei giorni scorsi si è formato un comitato per il passaggio alla provincia di Pescara, la prima giornata di voto è stata segnata da una protesta con la riconsegna di mille tessere elettorali contro il mancato inserimento del capoluogo peligno nella lista dei 49 Comuni terremotati, e contro la grave crisi socio-economica in cui versa il centro Abruzzo. In serata alcuni agenti della Digos hanno sequestrato le due urne contenenti le schede elettorali riconsegnate dai cittadini e hanno portato in caserma i componenti del comitato organizzatore della protesta.
Qualche vento di protesta ha soffiato anche all’Aquila: a Piazza d’Armi, la tendopoli più affollata della città con i 1.800 sfollati, un gruppo di persone, che ha voluto mantenere l’anonimato, ha dichiarato di non voler votare perché critico sulla gestione del terremoto. Altri, ancora anonimamente, hanno annunciato che per protesta andranno a votare, «ma annullando la scheda elettorale».
Secondo una stima sarebbero circa diecimila gli aventi diritto negli altri 48 comuni che fanno parte della mappa del terremoto. I seggi aperti sono 81: sono insediati anche in alcune tendopoli in sostituzione degli edifici inagibili per il sisma. In alcuni casi le tende sono state montate in spazi vicini agli edifici non pericolanti, ma non agibili, che erano sedi di seggio.
TERAMO. In Provincia di Teramo ha votato il 17,84% contro il 18,76 del 2004. Nel capoluogo ha votato il 21,97% (precedente 21,95%); a Giulianova il 20,51% (24,04%), a Roseto il 13,20% (precedenti 16,45%); ad Alba Adriatica il 14,52% (25,38%); a Pineto il 20,15% (20,91%), a Silvi il 18,37% (19,73%), a Tortoreto il 18,61% (20,59%), a Sant’Egidio il 25,79% (23,76%).
PESCARA. L’affluenza nel capoluogo è stata tra le più alte: 18,14% contro il 14,58% del 2004. A Montesilvano si è registrato l’11,83% (22,23%); a Città Sant’Angelo il 18,90% (19,54%).
CHIETI. Nel capoluogo l’affluenza è stata del 15,27% (19,81%), a Lanciano il 14,17 (18,06%), a Vasto il 14,38% (15,42%), Atessa 14,15%, Ortona 11,09% (13,30%), Guardiagrele 11,24% (12,31%), Francavilla 12,58% (14,16%), San Giovanni Teatino 11,90% (16,27%), Gissi 17,44% (21,85%). Le votazioni riprendono questa mattina alle 7 fino alle 22. Poi inizierà lo spoglio delle europee.