Assemblea, lavori al rallentatore
Il 22 riprendono le sedute all’Aquila, in sei mesi approvate poche leggi. Sedici riunioni convocate In sospeso il taglio delle indennità e dei costi della politica
PESCARA. Le spiagge si svuotano, le scuole riaprono, le fabbriche lavorano, riparte persino la caccia. Il Consiglio regionale tornerà a riunirsi solo il 22 settembre, quando l’aria rinfresca e il caffè alla buvette sa già di autunno. Certo, la settimana prossima si riuniscono le commissioni, ma dopo un mese e mezzo di vacanza (ultima seduta il 4 agosto causa approvazione obbligata del Piano casa) è il minimo che ci si possa aspettare. Nel frattempo molti consiglieri sono ancora impegnati nelle attività politiche estive: quelli del Pd nella lunga rincorsa al congresso di ottobre; quelli del Pdl nelle varie scuole, fabbriche e officine di partito: la Summer School di Magna Charta in corso a Frascati, i seminari del Pdl a Gubbio il 10-11 e 12 settembre, il prossimo Cantiere Abruzzo del senatore Fabrizio Di Stefano.
Non che i primi mesi della nona legislatura siano stati effervescenti: dal 27 gennaio sedici sedute in 14 giorni di lavoro, tra cui la seduta solenne per le vittime del terremoto e 4 consigli straordinari. Sette le leggi approvate secondo il sito della Regione, ma sono un po’ di più perché il motore di ricerca delle leggi è aggiornato solo fino a maggio.
La bassa produttività del Consiglio non è certo un vizio esclusivo dell’Abruzzo né di questa legislatura. Nella precedente il consiglio era praticamente bloccato dai conflitti con la giunta e un giorno sì e uno no il consigliere Giorgio De Matteis, allora all’opposizione, protestava per gli oltre 200 provvedimenti fermi nelle commissioni. Ma la nona legislatura era partita con un piglio diverso, dopo inchieste giudiziarie pesanti e al termine di una campagna per la riduzione dei costi della politica che aveva motivazioni tutt’altro che demagogiche, tanto che il presidente della Giunta Gianni Chiodi e il presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano avevano promesso riforme radicali.
Impegni che il terremoto ha in parte portato sullo sfondo ma che restano necessari quanto mai. Pagano aveva promesso entro la Pasqua passata un provvedimento per la riduzione deelle indennità dei consiglieri e per questo aveva messo al lavoro una commissione tecnica. Adesso annuncia che sarà uno dei primi punti all’ordine del giorno della ripresa. Il Pd annuncia una robusta offensiva d’autunno. Intanto c’è una parte della macchina amministrativa regionale che ha continuato a lavorare instancabilmente producendo atti su atti. È la sanità: non c’è fascicolo del Bollettino regionale che non riporti uno o più atti di quel settore. Ma in calce compare sempre una e una sola firma: quella di Gino Redigolo, commissario di governo.
Non che i primi mesi della nona legislatura siano stati effervescenti: dal 27 gennaio sedici sedute in 14 giorni di lavoro, tra cui la seduta solenne per le vittime del terremoto e 4 consigli straordinari. Sette le leggi approvate secondo il sito della Regione, ma sono un po’ di più perché il motore di ricerca delle leggi è aggiornato solo fino a maggio.
La bassa produttività del Consiglio non è certo un vizio esclusivo dell’Abruzzo né di questa legislatura. Nella precedente il consiglio era praticamente bloccato dai conflitti con la giunta e un giorno sì e uno no il consigliere Giorgio De Matteis, allora all’opposizione, protestava per gli oltre 200 provvedimenti fermi nelle commissioni. Ma la nona legislatura era partita con un piglio diverso, dopo inchieste giudiziarie pesanti e al termine di una campagna per la riduzione dei costi della politica che aveva motivazioni tutt’altro che demagogiche, tanto che il presidente della Giunta Gianni Chiodi e il presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano avevano promesso riforme radicali.
Impegni che il terremoto ha in parte portato sullo sfondo ma che restano necessari quanto mai. Pagano aveva promesso entro la Pasqua passata un provvedimento per la riduzione deelle indennità dei consiglieri e per questo aveva messo al lavoro una commissione tecnica. Adesso annuncia che sarà uno dei primi punti all’ordine del giorno della ripresa. Il Pd annuncia una robusta offensiva d’autunno. Intanto c’è una parte della macchina amministrativa regionale che ha continuato a lavorare instancabilmente producendo atti su atti. È la sanità: non c’è fascicolo del Bollettino regionale che non riporti uno o più atti di quel settore. Ma in calce compare sempre una e una sola firma: quella di Gino Redigolo, commissario di governo.