AUTOSTRADE
Aumenti dei pedaggi, lo stop (per tre mesi) scivola in extremis
Mancano il parere dell'Anas e quindi la firma sul decreto ma le distanze tra le parti sono più vicine grazie a un'operazione da 56 milioni. Manifesto a lutto dei sindaci: confermata la protesta di lunedì 31 e il 1 gennaio le "auto lumaca"
PESCARA. Non c'è per ora nulla di ufficiale, l'attesa rimane alta, ma qualcosa sembra muoversi attorno al decreto che dovrebbe stoppare gli aumenti _ del 18,48% _ dei pedaggi sulle autostrade abruzzesi. Mancano il parere dell'Anas e quindi la firma sul decreto da parte del ministro, ma al contrario di ieri, quando c'era stata una fumata nera, è questa volta lecito pensare che qualcosa avverrà all'ultimo momento, in extremis, e cioé il 31 dicembre, a poche ore dalla stangata da evitare.
Ieri, giovedì 27 dicembre, otto ore di trattativa serrata al Mit non erano bastate a sospendere gli aumenti su A24 e A25. E la fumata nera era arrivata in serata dopo che la società concessionaria Strada Parchi (SdP) si era resa ancora una volta disponibile al blocco degli aumenti. L’accordo con il ministro, Danilo Toninelli, sembrava raggiunto ma all’appello mancava l’Anas, il terzo portatore di interesse vigilato dal Mit, al quale quest’ultimo, attraverso il capo di gabinetto, Gino Scaccia, avrebbe dovuto inviare il via libera ad “abbonare” a Strada dei Parchi la quota di 56 milioni, provento dei pedaggi, che la società versa ogni anno. Alla luce di ciò, la concessionaria acconsentirebbe a lasciare i pedaggi al livello del primo gennaio 2017 per i primi tre mesi del 2019. In sintesi: un atto di intesa basato sull’utilizzo della rata Anas per bloccare gli aumenti.
In questo tira e molla i sindaci confermano la manifestazione al casello dell’Aquila Ovest della A24 in programma alle 9 di lunedì 31 dicembre. E sul profilo facebook dei sindaci Settimio Santilli (Celano), Enzo Di Natale (Aielli), Velia Nazzarro (Carsoli), Annamaria Casini (Sulmona), Marianna Scoccia (Prezza) e di un altro centinaio di amministratori, compare un manifesto a lutto nel quale si legge di "Territori laziali e abruzzesi, brutalmente assassinati". Il primo dell’anno è in programma anche una protesta con le auto a velocità di “lumaca” sulle autostrade.