Caccia ai cervi, appello di attori e cantanti alla vigilia dei giudici: "No allo sterminio" / VIDEO
Al Bano, Alba Parietti, Igor Righetti, Grazia Di Michele, Andrea Roncato ed Enzo Salvi in un video virale al fianco della Leidaa fondata dalla Brambilla. Giovedì l'udienza del Consiglio di Stato
PESCARA. Giovedì 7 novembre è il giorno in cui il Consiglio di Stato, dopo aver sospeso la delibera della Regione, entra nel merito e decide se la caccia ai cervi, così come programmata dalla giunta di centrodestra, è legittima oppure no.
Animalisti e altre associazioni schierati contro la delibera regionale domenica sono tornati a manifestare con un sit-in in piazza Unione davanti al palazzo del consiglio regionale. Adesso sono attori, cantanti, giornalisti e personaggi della tv a scendere in campo al fianco della Lega per la difesa degli animali e dell'ambiente _ fondata e presieduta dall'ex ministro e attuale deputata di Noi Moderati Michela Brambilla ( presidente della Commissione bicamerale per l'infanzia e l'adolescenza) - a tutela dei cervi e per dire "no allo sterminio" dei 469 cervi considerati “in soprannumero” deciso dalla Regione.
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Un accorato appello in un video virale alla vigilia della decisione dei giudici,. Tra di loro il cantante Al Bano, la conduttrice Alba Parietti, il giornalista Igor Righetti, la cantautrice Grazia Di Michele, la giornalista e conduttrice Alda d’Eusanio, la cantante Fiordaliso, gli attori Andrea Roncato ed Enzo Salvi. “Dobbiamo convivere con gli animali selvatici, eliminando i disagi: evviva i cervi, evviva gli umani e l’intelligenza”, dice Al Bano. “La decisione di abbattere i cervi trasmette disprezzo per la vita e il regno animale che deve essere salvato. Aiutiamo questi cervi, trasferiamoli ma preserviamo la loro vita”, riprende Parietti. “L’Abruzzo è una regione meravigliosa frequentata da chi come me ama gli animali. Una regione verde che nessuno deve sporcare di rosso sangue”, continua Righetti. “La Regione Abruzzo inserisce un ignobile tariffario all’interno di una delibera per uccidere 500 cervi, in una terra che da sempre ha protetto la fauna”, aggiunge Di Michele. “Per favore, ve lo chiedo con il cuore in mano, non uccidete i cervi. La loro mattanza è crudele, pensate che ci sono anche i cuccioli. Siate buoni, siate umani”, chiede d’Eusanio. “Vi prego trovate altre soluzioni”, le fa eco Fiordaliso. “Mi rivolgo al presidente della Regione Abruzzo: per favore non fatelo, non uccidete 469 piccoli innocenti”, aggiunge Roncato. Ancora più energico Salvi: “Questo messaggio è per la Regione Abruzzo, volevo porvi una domanda: se il vostro cuore sia andato in ferie in qualche Paese sconosciuto. Penso che la decisione di uccidere cinquecento cervi sia inaudita! Tutti gli animali hanno il diritto di vivere”.
Il 14 ottobre la Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente ha ottenuto dal Consiglio di Stato la sospensiva della deliberazione regionale, che però non è stata annullata dal presidente Marsilio. “La sorte dei cervi d’Abruzzo - ricorda l’associazione animalista - è appesa alla decisione del CdS nel merito. Mentre i cacciatori non vedono l’ora di dare il via alla mattanza, tutti gli italiani che amano il patrimonio naturale dell’Abruzzo e la società civile si mobilitano per la salvezza di questi animali. Al coro delle voci in dissenso si aggiungono ora quelle di personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, a dimostrazione che quella per i selvatici è una battaglia che interessa tutti. Ancora una volta - conclude la nota della Lega iper la Difesa degli Animali e dell’Ambiente - chiediamo a Marsilio di riflettere almeno sul danno d’immagine che il massacro infliggerà a una Regione che, finora, è servita da esempio per la capacità di convivere con gli animali dei boschi e delle campagne”.