Centrale turbogas sotto inchiesta

16 Ottobre 2009

Concussione, indagato un funzionario regionale: è un politico di Pescara

TERAMO. La maxi inchiesta aperta qualche mese fa dalla procura di Crotone sulla costruzione di una centrale turbogas in Calabria sbarca in Abruzzo e tocca Teramo. Ieri mattina un avviso di garanzia è stato notificato ad Angelo D’Ottavio, sindaco di San Valentino in Abruzzo Citeriore, assessore all'energia alla Provincia di Pescara e funzionario regionale.

I magistrati calabresi lo accusano di concussione: secondo i pm in cambio del suo interessamento per far autorizzare una centrale turbogas nel territorio di Teramo (impianto bocciato dal ministero dell’ambiente) avrebbe chiesto al rappresentante della società interessata a costruire l’opera di affidare i lavori all’impresa di un suo familiare. Uno schema, per gli inquirenti, che sarebbe lo stesso emerso nell’indagine sulla turbogas di Scandale, vicino Crotone, e che vede indagato anche l’ex ministro all’ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. D’Ottavio, ex An, esponente del Pdl, respinge le accuse e si dice pronto a farsi ascoltare dai magistrati. «E’ un incubo da cui spero di risvegliarmi presto», dichiara, «mi ritrovo in questa vicenda senza sapere come. E’ sufficiente leggere le tre intercettazioni per capire che l’accusa è quantomeno bizzarra ed ingiusta».

L’amministratore così dà la sua versione dei fatti: «Il primo giugno di quest’anno ero a Roma con il vice presidente della Regione Costantino Castiglione per incontrare il presidente della Camera Gianfranco Fini. Mentre eravamo in attesa mi chiama il senatore Paolo Tancredi e ci chiede di incontrare un delegato dell’ambasciata americana insieme al rappresentante italiano di una società americana che fa impianti turbogas nel mondo. Ci volevano vedere per offrire un contributo di centomila euro per la ricostruzione dell’Aquila dopo il terremoto. In quell’occasione, era una occasione ufficiale, abbiamo chiesto alla società, qualora si fosse realizzato l’impianto turbogas di Teramo, ben sapendo della bocciatura fatta dal ministero dell’ambiente che ha espresso una valutazione d’impatto ambientale negativa, di poter utilizzare manodopera abruzzese. Abbiamo fatto il nome di alcune importanti società che fanno questo di mestiere e tra queste c’è anche l’azienda di un abruzzese che fa 60 milioni di fatturato all’anno. Questo imprenditore è mio cognato, il fratello di mia moglie. E’ una persona splendida, che ha lavorato anche all’estero. Io ho rispetto per la giustizia, ma penso che a volte anche i magistrati possano sbagliare». La procura di Crotone, per la turbogas calabrese, ieri ha inviato altri due avvisi: un ufficiale dei carabinieri di Catanzaro è accusato di rivelazione di segreto d’ufficio.