L'EPIDEMIA
Coronavirus: si sperimenta a Chieti test rapido sull'olfatto
Ricerca università-ospedale su cento pazienti con un kit realizzato da una azienda pescarese
PESCARA. Un test rapido che, in un paio di minuti, permette di capire se un paziente è in grado di percepire gli odori, quindi di stabilire il grado di alterazione olfattiva, uno dei principali sintomi del Covid-19. Il dispositivo si chiama olfactory mmart threshold test (Ost Test) ed è stato sviluppato da The Prototype srl, azienda di Pescara che ne ha donati cento al Santissima Annunziata di Chieti, per la prima sperimentazione sui malati di Covid-19. L'ospedale clinicizzato teatino, con l'università d'Annunzio, ha infatti creato un pool di ricerca per lo studio delle alterazioni olfattive nei pazienti Covid-19 che ha utilizzato proprio i kit realizzati e donati da Asteria Healthcare, reparto di Ricerca e sviluppo della The Prototype.
L'Ost Test è un kit made in Abruzzo, progettato interamente dall'azienda pescarese, che lo aveva realizzato, grazie al supporto di tecnologie additive come la stampa 3D, alla fine dello scorso anno. Il test si è poi rivelato estremamente efficace durante l'emergenza coronavirus. Sviluppata anche una app gratuita per smartphone e tablet per poter eseguire correttamente e confermare il risultato del test in tempo reale.
«La validazione del protocollo sperimentale ha già riscosso un grande interesse a livello nazionale» dicono alla The Prototype «questa sperimentazione potrebbe risultare uno strumento utile per la diagnosi precoce della malattia e la speranza di tutti è che questo contributo possa aiutare nella lotta e nella prevenzione al Covid-19». Il pool di ricerca costituito da università e ospedale è coordinato da Giampiero Neri, associato in Otorinolaringoiatria, composto da Carlo De Luca, specialista in Otorinolaringoiatria, dalla clinica Malattie infettive diretta da Jacopo Vecchiet, dai reparti di Medicina generale 1 e 2 diretti da Francesco Cipollone e Ettore Porreca, dalla Cardiologia e Utic diretta da Marcello Caputo e dalla Pneumologia, diretta da Stefano Marinari. Il gruppo di ricerca, sotto la guida dei neurofisiologi Andrea Mazzatenta e Camillo Di Giulio, direttore del Laboratorio di Neurofisiologia Olfattiva e Chemiocettiva per lo studio delle alterazioni olfattive nei pazienti Covid-19 ha utilizzato il test olfattivo creato dall'azienda pescarese.