Crolli, altri interrogatori
Giovedì tocca a D’Innocenzo e Valente.
L’AQUILA. Riprenderanno giovedì gli interrogatori degli indagati nell’inchiesta per il crollo della Casa degli studenti in cui, nella notte del sei aprile, sono morti otto giovani. Toccherà all’ex presidente dell’Azienda per il diritto agli studi, Luca D’Innocenzo, e al direttore della stessa struttura, Luca Valente, rispondere alle domande dei pm Alfredo Rossini e Fabio Picuti.
Sabato in procura sono sfilati sette dei nove indagati per i quali erano stati fissati gli interrogatori. Tutti hanno respinto ogni responsabilità nel crollo del palazzo in via XX Settembre, sede della Casa dello studente. Alcuni di loro, attraverso i legali hanno chiesto subito l’archiviazione. Altri si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. E c’è stato anche chi, tra le persone coinvolte nell’inchiesta, ha respinto ogni addebito imputando ad altri la paternità del progetto «sotto accusa».
Una tesi, questa, sostenuta dal legale dell’ingegnere Claudio Botta, uno degli assenti, che sarebbe in grado di provare di non essere l’estensore del progetto della Casa dello studente.
Giovedì a sottoporsi all’interrogatorio saranno, dunque, Luca D’Innocenzo e Luca Valente, il primo indagato nella veste di presidente dell’azienda per il diritto agli studi (incarico che ha lasciato qualche settimana dopo il terremoto) e l’altro in qualità di direttore della stessa struttura.
D’Innocenzo, subito dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia, ha anche lasciato la giunta comunale nella quale ricopriva l’incarico di assessore alle politiche sociali e abitative.
Sabato in procura sono sfilati sette dei nove indagati per i quali erano stati fissati gli interrogatori. Tutti hanno respinto ogni responsabilità nel crollo del palazzo in via XX Settembre, sede della Casa dello studente. Alcuni di loro, attraverso i legali hanno chiesto subito l’archiviazione. Altri si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. E c’è stato anche chi, tra le persone coinvolte nell’inchiesta, ha respinto ogni addebito imputando ad altri la paternità del progetto «sotto accusa».
Una tesi, questa, sostenuta dal legale dell’ingegnere Claudio Botta, uno degli assenti, che sarebbe in grado di provare di non essere l’estensore del progetto della Casa dello studente.
Giovedì a sottoporsi all’interrogatorio saranno, dunque, Luca D’Innocenzo e Luca Valente, il primo indagato nella veste di presidente dell’azienda per il diritto agli studi (incarico che ha lasciato qualche settimana dopo il terremoto) e l’altro in qualità di direttore della stessa struttura.
D’Innocenzo, subito dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia, ha anche lasciato la giunta comunale nella quale ricopriva l’incarico di assessore alle politiche sociali e abitative.