CORONAVIRUS
Green pass, quarantena e mascherine: meno obblighi da oggi
Il certificato verde non serve più per i ristoranti all'aperto e per i mezzi pubblici. Stop quarantena per i contatti stretti, resta a casa solo chi è positivo
Stop al Green pass per i ristoranti all'aperto e nel trasporto pubblico, via l'obbligo di Super Green pass al lavoro, allentamento delle norme sui contatti a scuola, abolizione della quarantena per i contatti stretti di positivi, anche non vaccinati, mascherine al lavoro anche chirurgiche e non per forza Ffp2. Sono alcune delle novità che entrano in vigore da venerdì 1 aprile.
LAVORO. Dal 1 aprile è possibile per tutti, compresi gli over 50, accedere ai luoghi di lavoro con il Green pass base (vaccinazione, guarigione, test). Cade l'obbligo del Green pass per i servizi di ristorazione all'aperto e per i mezzi di trasporto pubblico locale o regionale.
SCUOLA. Il decreto prevede nuove misure in merito alla gestione dei casi di positività. Nelle scuole dell'infanzia e servizi educativi per l'infanzia: in presenza di almeno quattro casi tra gli alunni nella stessa sezione/gruppo classe, le attività proseguono in presenza e docenti, educatori e bambini che abbiano superato i sei anni utilizzano le mascherine Ffp2 per dieci giorni dall'ultimo contatto con un soggetto positivo. In caso di comparsa di sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo all'ultimo contatto, va effettuato un test antigenico rapido o molecolare o un test antigenico autosomministrato. In quest'ultimo caso l'esito negativo del test è attestato con autocertificazione. Per la scuola primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado e sistema di istruzione e formazione professionale: in presenza di almeno quattro casi di positività tra gli alunni, le attività proseguono in presenza e per i docenti e per gli alunni che abbiano superato i sei anni di età è previsto l'utilizzo delle mascherine Ffp2 per dieci giorni dall'ultimo contatto con un soggetto positivo. In caso di comparsa di sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo all'ultimo contatto, va effettuato un test antigenico rapido o molecolare o un test antigenico autosomministrato. In quest'ultimo caso l'esito negativo del test è attestato con autocertificazione.
Gli alunni delle scuole primarie, secondarie di primo grado, secondarie di secondo grado e del sistema di istruzione e formazione professionale, in isolamento per infezione da Covid, possono seguire l'attività scolastica nella modalità di didattica digitale integrata accompagnata da specifica certificazione medica che attesti le condizioni di salute dell'alunno. La riammissione in classe è subordinata alla sola dimostrazione di aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.
MASCHERINE. Dal 1 aprile nei luoghi di lavoro sarà sufficiente indossare mascherine chirurgiche. Lo stesso vale per i lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari. E resta l'obbligo di mascherine al chiuso, ad esclusione delle abitazioni private.
QUARANTENE E ISOLAMENTO. Dal 1 aprile deve rimanere isolato a casa solo chi ha contratto il virus. Chi ha avuto un contatto stretto con un caso positivo dovrà applicare il regime dell'autosorveglianza (mascherina Ffp2 per 10 giorni dall'ultimo contatto, test alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell'ultimo contatto). Tuttavia, ha precisato nei giorni scorsi il ministero, non cambia la tempistica dell'isolamento: un positivo dovrà restare a casa almeno 7 giorni (10 se non vaccinato) prima di sottoporsi al tampone per accertare l'eventuale negatività e uscire.
VACCINI. Il 15 giugno viene meno l'obbligo per il personale scolastico, militari, agenti di polizia e soccorso pubblico, polizia locale. Queste categorie sono già tornate al lavoro dal 25 marzo (giorno dell'entrata in vigore del decreto) con il Green pass base facendo il tampone antigenico ogni due giorni. I prof, tuttavia, pur potendo tornare a scuola non possono stare a contatto con gli alunni, quindi non possono entrare in classe e insegnare. L'obbligo di vaccino decade il 15 giugno anche per gli over 50, e resta in vigore fino a fine anno soltanto per il personale sanitario e Rsa.