Aziende al Prowein

Il vino abruzzese alla sfida del mercato europeo

La rassegna di Dusseldorf coinvolge i maggiori importatori del continente a partire dalla Germania, primo cliente estero delle nostre cantine. Il presidente del Consorzio di tutela del vino d'Abruzzo Verna: "Fiera importante per la presenza di buyers da tutto il mondo"

PESCARA. Trenta e più aziende vitivinicole abruzzesi e un mercato che è il primo per l'export delle nostre etichette regionali. Parte da queste certezze la presenza del vino abruzzese alla corrente edizione di Prowein, a Düsseldorf, in Germania, fino a domani, martedì 17 marzo. Per tre giorni la nostra regione racconta alcune delle sue eccellenze, grazie alla partecipazione di 30 cantine guidate dal Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo, e di tante altre aziende regionali rappresentate da esportatori ed enoteche.

Secondo i dati Istat la Germania da anni è il primo paese per esportazione per i nostri vini, con circa il 16,5% di quota di mercato nel 2014 e un giro di affari di quasi 22 milioni di euro. Non è però il solo riferimento per il commercio del vino abruzzese in occasione di Prowein, dove gravitano anche i compratori di tutto il nord e dell’est Europa, nonché dell’area baltica, a somma fatta quasi il 47% del nostro export.

«L’enologia abruzzese mostra in questo evento fieristico una grande determinazione» commenta Tonino Verna, presidente del Consorzio di Tutela. «Questa è la fiera dell’intermediazione, al contrario di quelle di Verona e Bordeaux che sono le fiere dei paesi produttori, è una manifestazione che sta crescendo molto, abbiamo visitatori e buyer di tutto il mondo, e anche quest’anno, grazie al contributo del PSR Abruzzo abbiamo portato una pattuglia di aziende importanti, fermo restando che Prowein non esaurisce le iniziative necessarie alle imprese abruzzesi per misurarsi con questo mercato difficile e in espansione, ma che comincia a scegliere i propri interlocutori».

[[(Video) Il vino abruzzese al Prowein di Dusserldorf]]

«La Regione Abruzzo sostiene il comparto vitivinicolo anche con la partecipazione a eventi come questo» sottolinea in proposito Dino Pepe, assessore regionale all'Agricoltura «coprendo il 70% dei costi di partecipazione delle aziende. D'altronde il settore ha registrato un + 10% di export e si tratta di un comparto strategico». La presenza abruzzese a Prowein, già forte dei successi delle passate edizioni, è stata applaudita tra l'altro anche dall'ambasciatore d’Italia in Germania. «L'Abruzzo è una delle componenti che qui rappresenta l'Italia» afferma Pietro Benassi «e mi sembra che il Consorzio si sia collocato benissimo in questa fiera, con un’offerta ampia e un richiamo alla tradizione legata al territorio, di cui il vino è una delle espressioni più importanti». Secondi l'enologo Riccardo Brighigna, Prowein è una grande chance per l’Abruzzo, un traino per tutte le regioni ma in particolare per la nostra «che in questo momento deve valorizzare e sviluppare il concetto di autenticità che c’è verso il prodotto». Non solo Montepulciano, ovviamente, ma anche Trebbiano, Cerasuolo, Passerina e Pecorino, come nota Valentina Di Camillo della Tenuta I Fauri, «che segnalano un entusiasmo ad accogliere sempre nuove produzioni e a riconfermare la fiducia e la conoscenza dei consumatori tedeschi per la nostra regione». Una considerazione a cui rimanda anche Gianni Pasquale, enologo di Cantina Frentana: «Sappiamo come in questi mercati ci sia un'attenzione particolare sui bianchi, ma la produzione abruzzese è perfettamente in linea con questi gusti, il Pecorino per esempio sta avendo riscontri favorevolissimi». Mentre Francesco Cipressi della Duchi di Castelluccio puntualizza come a Prowein ci sia anche «un'attenzione maggiore al prodotto bio che in nord Europa ha un buon mercato».

Prowein resta uno degli appuntamenti più importanti per far apprezzare commercialmente l'Abruzzo del vino, «una fiera che raccoglie in modo più selettivo i professionisti rispetto al Vinitaly» considera Michaela Lichte, responsabile export di Lepore «coinvolgendo la stragrande maggioranza degli importatori di tutta Europa». «Un riferimento per i mercati europei» aggiunge Franco Pasetti di Contesa «anche perché oggi concentrarsi sull'estero è l’unico modo possibile per sviluppare l’azienda». Tenendo a mente, però, che l'unione fa la forza, come ricorda Antonio Marascia, presidente di Cantina Miglianico, presente nell'area del Consorzio. «Penso che l’Abruzzo si debba presentare sempre unito» rilancia «per far capire che massa critica ha e spiegare al meglio i prodotti di qualità che sa esprimere».

Giorgio D’Orazio

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