ABRUZZO

Il Wwf contro la Regione: "Vogliono aprire la caccia a cervi e caprioli"

L'associazione ambientalista: "Scelta sbagliata che oltre a costituire un grave danno per la fauna, lo è anche per l’immagine dell’Abruzzo"

Secondo il Wwf Abruzzo la Regione si prepara ad aprire la caccia al cervo e al capriolo: "Si tratta", dice l'associazione ambientalista, "di una scelta sbagliata che oltre a costituire un grave danno per la fauna, lo è anche per l’immagine dell’Abruzzo".

"Con determinazione N. DPD 023/449/2022, sulla scia di quanto previsto nel Piano Faunistico Venatorio", dice Filomena Ricci, delegata del Wwf Abruzzo, "la Regione Abruzzo affida il servizio di “Coordinamento delle attività e dei soggetti per un Comprensorio Sperimentale di Gestione del Cervo e del Capriolo in Abruzzo” a una società esterna, la Coop. Agr. For. D.R.E.Am. Di fatto l’affidamento, che costa alle casse regionali 44.000 euro, è finalizzato, tra gli altri obiettivi, alla stesura di un disciplinare per la caccia al cervo e al capriolo; alla definizione di un primo Comprensorio sperimentale per l’avvio della gestione del cervo nella regione Abruzzo; alla predisposizione del primo piano di prelievo, completo di tutte le parti propedeutiche alla gestione, da sottoporre a parere di Ispra per il successivo inserimento delle specie cervo e capriolo nel calendario venatorio della Regione Abruzzo 2023-2024; all’individuazione di strutture idonee come centri di sosta per avvio della catena del freddo delle carni ai fini della commercializzazione e addirittura alla possibilità della Regione o degli Atc di stipulare con gli enti gestori delle aree protette specifici protocolli per la gestione della specie in ambiti territoriali omogenei".

Secondo il Wwf non ci sono dubbi: la Regione vuole aprire la caccia a cervo e capriolo già dalla prossima stagione venatoria. Una decisione che l'associazione è pronta a contrastare con fermezza: "È inconcepibile", dice Ricci, "prevedere azioni sulle specie faunistiche senza avere conoscenze scientifiche e tecniche sufficientemente solide. Ormai la totale suditanza della Regione verso le richieste dei cacciatori non conosce limiti e a farne le spese saranno animali bellissimi come cervi e caprioli".