AGGIORNAMENTO CORONAVIRUS
In Abruzzo dilagano i contagi: 632, ma il numero dei ricoverati diminuisce
Tre morti di età compresa tra 72 e 99 anni: due in provincia di Chieti e uno nel Pescarese. I pazienti negli ospedali sono 141 (ieri 147). Eseguiti 20.215 tamponi, tasso di positività al 3.12 per cento
I dati del bollettino regionale comunicati dall'assessorato alla Sanità. Sono 632, di età compresa tra 1 e 94 anni, i nuovi casi positivi al Covid registrati oggi in Abruzzo, che portano il totale dall’inizio dell’emergenza a 94.322. Il totale è inferiore in seguito a riallineamenti. Si tratta del secondo dato più alto del 2021, dopo i 653 del 25 febbraio.
Il bilancio dei pazienti deceduti registra 3 nuovi casi (di età compresa tra 72 e 99 anni, due in provincia di Chieti e uno in provincia di Pescara) e sale a 2.626. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 84353 dimessi/guariti (+359 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 7.343* (+269 rispetto a ieri). *(nel totale sono ricompresi anche 994 casi riguardanti pazienti persi al follow up dall’inizio dell’emergenza, sui quali sono in corso verifiche).
Sono 125 (-3 rispetto a ieri) i pazienti ricoverati in ospedale in area medica, 16 (-3 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 7.202 (+275 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 6.524 tamponi molecolari (1.678.588 in totale dall’inizio dell’emergenza) e 13.691 test antigenici (1.587.980).
Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno (20.215), è pari a 3.12 per cento. Del totale dei casi positivi, 23.532 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+145 rispetto a ieri), 23.953 in provincia di Chieti (+122), 22.247 in provincia di Pescara (+141), 23.689 in provincia di Teramo (+213), 743 fuori regione (+2) e 158 (+8) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
Alla luce dei dati odierni, in Abruzzo il tasso di occupazione dei posti letto scende al 9% sia per le terapie intensive sia per l'area non critica, a fronte di soglie da zona gialla rispettivamente del 10 e del 15%.
L'incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti continua a salire e arriva a 218 (soglia limite 50), registrando il valore più alto degli ultimi nove mesi e, in particolare, dalla prima metà di marzo. A livello territoriale, i numeri più alti continuano ad essere quelli del Teramano: l'incidenza schizza a 258, valore - il più alto dell'anno - che con i parametri della scorsa primavera avrebbe fatto scattare la zona rossa. Segue, con 223, il Pescarese, in rapido peggioramento; nel solo capoluogo adriatico il parametro è a 232, dato più alto degli ultimi nove mesi. Poi ci sono il Chietino, con 194, e l'Aquilano, con 190. I numeri, seppur in peggioramento, confermano l'efficacia della campagna vaccinale. L'ultima volta che l'incidenza del contagio era a valori analoghi a quelli odierni, il dato sui ricoveri era - sia per le terapie intensive sia per l'area non critica - tra le sei e le sette volte superiore rispetto a quello attuale. Anche il numero medio dei decessi era di gran lunga superiore rispetto a quello attuale: nell'ultima settimana i morti sono stati 16; negli stessi sette giorni del 2020 erano stati una settantina.