L'APPROFONDIMENTO

Incidenti stradali, in Abruzzo è aumentato il numero delle vittime

Secondo i dati Istat, in Italia scende il numero dei morti rispetto al 2023, ma la nostra regione è in controtendenza

PESCARA. Secondo i dati Istat, in Italia scende il numero dei morti rispetto al 2023, ma la nostra regione è in controtendenza. Se infatti in Italia il numero delle vittime è sceso del 3,8%, anche se sono aumentati gli incidenti (+0,4%) e i feriti (+0,5%), in Abruzzo si sono verificati 2.974 sinistri che hanno causato il decesso di 72 persone e il ferimento di altre 4.155. Rispetto al 2022 sono aumentati il numero degli incidenti (+5,3%), i feriti (+4,5%) e le vittime (+22,0%). Le strade più pericolose sono la statale 16 e la 17. L'indice di mortalità è in aumento in tutte le province abruzzesi, a eccezione di Teramo.

Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte in Abruzzo del 53,0%, più della media nazionale (-42,0%); fra il 2010 e il 2023 si registrano variazioni, rispettivamente, di -8,9% e -26,1%. Nello stesso periodo l’indice di mortalità sul territorio regionale aumenta (da 1,9 a 2,4deceduti ogni 100 incidenti) mentre quello nazionale diminuisce lievemente (da 1,9 decessi ogni 100 incidenti nel 2010 a 1,8 nel 2023). In Abruzzo nel 2023 è anche aumentata, rispetto al 2010, l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) morti in incidente stradale, attestandosi, comunque, su un valore inferiore alla media Italia (41,7% contro 47,6%).

L’incidentalità rimane alta lungo la costa e nei comuni capoluogo di provincia: ancora in evidenza le criticità della SS16, lungo la quale si registra il maggior numero di incidenti (83,2 decessi e 116 feriti), e delle strade SS17 eSS5, mentre gli incidenti più gravi si registrano sulla SS260-Picente dove gli indici di mortalità e di gravità raggiungono rispettivamente il valore di 100 e 33,3. L’indice di mortalità cresce nelle province di Chieti, Pescara e L’Aquila, diminuisce in quella di Teramo.

Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 41,7% dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 21,8%, mentre l’elevata velocità per il 13,9% e il mancato rispetto della distanza di sicurezza per l’8,8%.

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