La proposta: "Una prefettura unica e tre sedi distaccate in Abruzzo"
Il piano B contenuto nella risoluzione contro i tagli
L’AQUILA. «Se èproprio dev’essere applicata una riduzione dei costi, la proposta può essere quella di costituire un Ufficio territoriale governativo (Utg) regionale con tre sedi distaccate, mantenendo questure e comandi provinciali dei vigili del fuoco». La Regione indica un piano B nel piano di ridefinizione della prefetture (e di questure e vigili) del governo che prevede l’accorpamento degli uffici di Chieti a Pescara e di quelli di Teramo all’Aquila. Lo fa nella risoluzione approvata in consiglio regionale – con l'astensione del Movimento 5 Stelle, e sottoscritta dal presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo, dal capogruppo del Pd, Sandro Mariani, e da altri consiglieri di maggioranza e opposizione – con la quale viene chiesto alla giunta «un intervento fattivo affinché ponga in essere tutte le azioni mirate a evitare qualunque chiusura in Abruzzo».
«La proposta di riduzione delle prefetture, per come è stata recentemente presentata dal ministero, desta perplessità e contrarietà», evidenziano Febbo e Mariani, «perché l'Abruzzo è l'unica regione che subisce un taglio del 50% con la prospettiva di legge che vede accorpate le prefetture di Chieti e Pescara e Teramo e L'Aquila e sopprimendo anche tutti gli uffici preposti alla sicurezza dei cittadini. La chiusura indiscriminata di detti uffici, comporterà inevitabilmente un grosso carico di lavoro per quelli che saranno centralizzati e concentrati e quindi un ridimensionamento della sicurezza dei cittadini in un territorio diversificato, dalla costa all'interno montuoso, che ha diverse esigenze di monitoraggio e di interventi diversificati specifici per la tutela e la prevenzione ambientale e di sicurezza sociale».
I consiglieri regionali fanno tra l’altro notare che esiste già un sacrificio in termini di organizzazione da parte degli uffici «che sono stati mortificati da pesanti tagli operati di risorse da parte dello Stato».
Intanto il sindaco di Orsogna (Chieti), Fabrizio Montepara, presidente nazionale di Res Tipica Anci e vice presidente ha lancianto una provocazione: avviare un referendum tra i cittadini per staccare la provincia di Chieti dall'Abruzzo e farla diventare il Nord del Molise.